In città, a Sant’Agata Militello, si “spifferava” già da un paio di giorni, in studi legali ed ambienti del settore, su qualcosa di non meglio precisato che sarebbe successo giovedì scorso alla caserma romana “Salvo D’Acquisto”, dove si era svolta la prova scritta - con oltre mille giovani candidati - per il concorso di allievo carabiniere.
Ed in effetti qualcosa che ha davvero dell’incredibile era realmente accaduto.
Il “caso” è quello di una ventiseienne santagatese che si è letteralmente sostituita al fratello, più giovane di qualche anno, con tanto di travestimento, barbetta compresa, nell’intento di sostenere al suo posto la prova scritta del concorso.
Ieri la notizia, proposta da un quotidiano romano, ha quindi abbattuto ogni riservatezza e così a Sant’Agata Militello, e non solo, è divenuto il caso del momento, principale argomento di discussione e chiacchiericcio sotto l’ombrellone, nei bar ed agli angoli della strada.
Il fatto ha, ovviamente, lasciato tutti increduli, non fosse altro perché la giovane, laureata in Giurisprudenza, che appena poche settimane addietro ha anche giurato per il praticantato e l’abilitazione al patrocinio, è conosciuta è stimata da molti. Nelle ultime due tornate elettorali amministrative - ovvero quella appena trascorsa e quella di cinque anni addietro - era inoltre presente tra gli aspiranti consiglieri comunali.
Secondo i dettagli emersi da Roma sarebbe stato il personale addetto al controllo e vigilanza del Centro nazionale selezione e reclutamento dell’Arma dei carabinieri a scoprire il tentativo di camuffamento della ragazza, certificato poi dai militari in servizio nell’ufficio sanitario della stessa caserma.
I carabinieri hanno quindi sequestrato la documentazione concorsuale e trasmesso gli atti alla locale Procura della Repubblica. Ad indagare sono i militari della stazione Ponte Milvio di Roma.
La giovane avvocato rischia ora un incriminazione per sostituzione di persona, falsa attestazione e tentata truffa.