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Via il tram? Un coro di no dalla politica

Guardie giurate su tram e autobus

Le reazioni al progetto di eliminare il tram in tempi brevi, non si sono fatte attendere.

Ieri sera i sindacati, compatti sul'argomento, hanno subito lanciato il loro grido d'allarme. “Se il sindaco dovesse confermare nei fatti quanto ha detto nel comunicato stampa, andremo allo sciopero- ha detto a nome di Fit Cisl, Filt Cgil e Uil Trasporti, Michele Barresi – si sta massacrando il servizio pubblico in città con ripercussioni sugli utenti ma anche sui pochi autisti rimasti che rischiano di fare turni massacranti. Non permetteremo, inoltre, che si sospenda il servizio tramviario prima che si sia espressa la città, il consiglio comunale”.

E lunedì è prevista una riunione che si prevede particolarmente tesa perchè lo stato di agitazione è già stato proclamato dieci giorni fa, e con queste premesse, specie quelle che riguardano il livello occupazionale, lo sciopero rischia di essere difficilmente evitabile.

Anche l'ex assessore Gaetano Cacciola è intervenuto sulla vicenda. “togliere drasticamente il tram sarebbe drammatico per la città” dice l'ex vicesindaco che poi argomenta come il tram sia asse portante della mobilitòà cittadina, per tutta la cittadinanza, anche coloro i quali hanno difficoltà a muoversi. “Il tram può avere criticità- dice-ma il compito dell'ammiistrazione è superarle non eliminare il servizio.” Sui costi parla di rapporto di efficentamento passato dal 10% ( 2 milioni entrate per 21 milioni di costi) al 70% 10 milioni di introiti per 14 di uscite, per tutto il servizio pubblico (tram + bus), Se levassimo il tram l'efficentamento si dimezzerebbe”. I numeri dicono che il tram sia costato circa 70 mln e che oggi movimenti 3 milioni e mezzo di utenti l'anno su 11 complessivi del tpl. Cacciola conclude con un consiglio. “Invece di pensare di abolirlo, perchè non si programma di spostare il tragitto, Avevamo già 11 milioni d'investimento da spendere”.

Per il consigliere Libero Gioveni, il tram va sì eliminato, ma è troppo azzardato in questo momento interrompere drasticamente la circolazione del cityway. “fino a quando non avremo finanziamenti certi per i lavori di demolizione dell'infrastruttura e di ricostruzione delle nuove strade, sospendere il tram non può che arrecare un danno non solo all'intera gestione del trasporto pubblico. E poi l'invito alla luce dello spirito di collaborazione da lui auspicato qualche giorno fa, “ Sindaco, parliamone in consiglio comunale prima di decidere”.

Sulla vicenda interviene con un comunicato anche il centrodestra, tramite il consigliere Dino Bramanti. “L’ATM, quando si è parlato di potenziare, ripianare, rivalutare e tutelare i lavoratori ha avuto il

riconoscimento da parte del Centrodestra per lo sforzo mirato al cambiamento-ha detto l'ex candidato sindaco- Durante il lungo incontro con i dirigenti si parlò anche delle nuove vetture elettriche in arrivo e del nuovo personale già selezionato. “E proprio questo il problema?” si domanda Bramanti?

“Adesso si paralizzano, senza alcuna logica, le attuali esigenze dei trasporti e nuove possibilità di lavoro- prosegue la nota del centrodestra-

Nel ribadire la preoccupazione per l’escalation di queste prime settimane, mirate più all’effetto populistico-mediatico che alle reali esigenze dei messinesi, non possiamo che disapprovare queste modalità di avvio, confermando- conclude la nota del gruppo - la piena e convinta opposizione in aula ad iniziative contrarie all’interesse e alla logica di sviluppo della Città di Messina.

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