Dimissioni, quelle effettive e quelle istituzionali, analisi dei programmi per il futuro che però potrebbe non comprendere più loro. Ieri serratisima serie di incontri del sindaco con i consigli d'amministrazione delle partecipate.
Alcuni era particolarmenti attesi perchè preannunciate da tensioni mica da ridere – vedi il caso Atm – oppure, come Amam cariche di aspettattive perchè il futuro dell'azienda potrebbe essere molto più ambizioso.
Il giro d'orizzonte si chiude con il confronto con i direttori generali della stesse partecipate. Questo forse il vero redde rationem di tutta la rivoluzione programmata di Cateno De Luca.
Ieri si sono registrate due dimissioni fra i vertici di anziede controllate da Comune. Quella del amministratore unico di Amam Francesco Bonanno e quella di Luciano Fiorino, presidente dell'ente Teatro. Ma se per quest'ultimo caso, si tratta, di una scelta definitiva con tanto di lettera di commiato e bilancio, va detto che quella di Bonanno è più semplicemente una remissione del mandato per stile istituzionale, con il sindaco che dovrà decidere se accettare o no il suo addio, detto che la prossima settimana, scadranno i termini per la manifestazioni di interesse per i nuovi consigli d'amministrazione. Bonanno è arrivato solo da un paio di mesi, e nell'ottica di un potenziamento di Amam che potrebbe diventare gestore di mezza provincia, ogni decisione del sindaco De Luca dovrà essere ben ponderata.
In casa Atm, il presidente Giovanni Foti si dice sicuro di avere chiarito tutto con il sindaco, compreso il delicato passaggio sui tempi strettissimi di convocazione dei cda, o le indennità fuori parametro o i rimborsi non dovuti, che i revisori dei conti dell'azienda hanno segnalato.
A proposito di Atm però è stata convocata per luned' prossimo una riunione sidnacale a seguito dello stato di agitazione attivato nei giorni scorsi. Gli autisti sono in sofferenza per le ferie e chi sarebbe dovuto subentrare per i prossimi dodici mesi, ancora non è stato selezionato per il congelamento delle assunzioni imposto dal sindaco.
Messina Servizi è un altro tema caldo. Sui costi del servizio attuale è stato un confronto di massima – ha detto il sindaco De Luca dopo aver visto Beniamino Ginatempo– ed è stato evidenziato che il contratto di servizio è carente di alcuni aspetti, tra cui la data per il raggiungimento dell’obiettivo del 65% della raccolta differenziata.
Sui rifiuti, con la prospettiva del gestore privato, anche solo fra due anni, occorre un'analisi dei costi ma sopratutto un'azione di mediazione che eviti che il servizio finisca per non avere più regole.
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