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Morte Moise, sequestrata la salma

ospedale generico

Non si è chiusa con la sua morte la storia del piccolo Moise perchè stamattina l'autorità giudiziaria ha disposto il sequestro della salma. “Si dovranno chiarire molti, troppi, punti oscuri nella triste storia del bambino di due anni e mezzo, perché se è stato vittima della malattia e della povertà, almeno gli va restituita la dignità che gli è stata negata in così breve esistenza”.

Così il garante dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza della regione Calabria, Antonio Marziale, in una nota nella quale si legge quanta amarezza ricopre la storia di Moise, il piccolo calabrese di origini rumene, nato da una famiglia umile che non poteva prendersi cura di lui. Ricoverato in Calabria è stato trasferito ad agosto scorso al Policlinico di Messina dove purtroppo è deceduto.

Nel frattempo il Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria aveva affidato il bambino ad una casa famiglia di Cagliari, appartenente al circuito “Comunità Papà Giovanni XXIII”, perché non ha trovato alcuno disponibile ad accettare Moise, con il carico di patologia che si ritrovava. Questa famiglia sarda aveva già esperienza di gestione di bambini con gravi patologie.

I genitori affidatari cagliaritani sono stati a Messina a trovare il piccolo poche volte perché in attesa dei presidi sanitari che avrebbero consentito il trasporto di Moise, presidi che sono stati loro consegnati dall'Asp di Cagliari soltanto ad inizio del mese di giugno di quest'anno, dunque con un anno e mezzo di ritardo rispetto al provvedimento del magistrato. “Perché tanto tempo” si chiede il garante Antonio Marziale.

“Ci sono tanti punti oscuri da chiarire – spiega - come il trasferimento del piccolo da Polistena a Messina non comunicato al tribunale dei minori calabrese”. Sulla morte del piccolo è intervenuta anche la ministra della Salute Giulia Grillo: "Seguivo con attenzione la dolorosa storia di Moise – ha detto - ed esprimo tutto il mio cordoglio alle persone a lui vicine. Chiederò una dettagliata relazione sull'intera vicenda".

Adesso nuovo provvedimento del magistrato arrivato stamattina sul tavolo della direzione sanitaria con il sequestro della salma del piccolo. Intanto per le esequie e la sepoltura si è fatto avanti il garante Antonio Marziale, mentre P. Antonio Cento della parrocchia di Camaro ha offerto un posto al cimitero nella cappella della parrocchia S.Maria Incoronata.

I genitori biologici del piccolo che ieri mattina sono stati a Messina a visitare la salma hanno chiesto che Moise venga seppellito ad Ardore un paese della calabria jonica dove adesso si sono trasferiti. Le pratiche potranno essere espletate solo dopo che sulla triste vicenda, complicata fin troppo dalla burocrazia, si potrà scrivere la parola fine.

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