La campagna elettorale Cateno De Luca l’aveva chiusa come spesso aveva fatto nei giorni precedenti: attaccando i “poteri forti” e mettendo nel mirino, in particolare, la famiglia Franza. «Io ho rifiutato il finanziamento che i Franza avevano deliberato per la mia campagna elettorale, come avevano fatto per altri candidati a sindaco – aveva detto nel suo ultimo comizio –. Io ho detto no perché sono contro i monopoli, non mangio la mela del peccato». Ed era entrato nel dettaglio dei ricavi ottenuti dal traghettamento e soprattutto dei legami societari tra Franza e Genovese: «Secondo voi perché Franza partecipa agli incontri elettorali del prof. Bramanti? Io da sindaco non le voglio le elemosine dei Franza per la Vara e qualche aiuola. Questa è una delle saldature dei poteri forti». Ma come spesso è accaduto in queste prime settimane, i toni da campagna elettorale sono finiti alle spalle e, indossata la casacca istituzionale, il sindaco De Luca ieri si è seduto al tavolo proprio con i vertici – sia amministrativi che tecnici – della Caronte&Tourist. Al suo fianco, Olga Mondello Franza e il figlio Vincenzo, oltre all’amministratore delegato Calogero Famiani e al vice comandante della polizia municipale Marco Crisafulli e al vicesindaco Salvatore Mondello. «Nell’ottica che ha contraddistinto da subito questa Amministrazione – ha detto De Luca – la parola d’ordine è sinergia con tutti gli attori attivi sul territorio comunale e in tal senso l’incontro, oltre alla visita istituzionale, ha gettato le basi per un futuro scenario di sviluppo condiviso della città. Si è discusso della possibilità di definire per lunedì 16 un tavolo tecnico operativo per affrontare le questioni legate al prossimo esodo estivo con il coinvolgimento degli altri vettori privati dell’area dello Stretto». Ma nessun cenno, almeno in queste parole, viene fatto al vettore pubblico, Rfi.