Valentina Carella, 33 anni di Taormina, è deceduta nella mattinata di ieri dopo essere stata trasferita in coma farmacologico nel reparto di rianimazione del policlinico universitario. Era ricoverata nel nosocomio universitario dove mercoledì mattina si è sottoposta ad un intervento per al setto nasale nel reparto di otorinolaringoiatria. Uscita dalla sala operatoria le sue condizioni erano giudicate buone. Era in compagnia della madre che l'assistiva. A partire dalla prima serata, però, le sue condizioni si sono aggravate ed in nottata è subentrato un arresto cardiaco a seguito del quale i sanitari l'hanno trasferita nel reparto di rianimazione in stato di coma farmacologico. Vani tutti i tentativi per tenerla in vita, Valentina Carella è deceduta giovedì in mattinata. La donna originaria di Taormina lascia il marito ed un bimbo di appena due anni e mezzo. La famiglia ha sporto una denuncia e quindi la Procura ha aperto un'inchiesta per fare piena luce qu quanto accaduto . Intanto è stata posta sotto sequestro la salma della 33enne e sono state acquisite le cartelle cliniche. Nelle prossime ore sarà affidato l'incarico per l'autopsia che potrebbe essere eseguita lunedì prossimo. Un'indagine interna è stata avviata anche dalla direzione sanitaria del Policlinico. Ma secondo i medici che l'hanno avuta in cura potrebbe essersi trattato di uno stress adrenalinico subentrato per una patologia preesistente nella donna e a quanto pare sconosciuta alla stessa paziente. La notizia della morte di Valentina Carella ha destato profonda commozione nella comunità taorminese dove la sua famiglia è molto conosciuta e stimata. Il padre della donna, Gaetano Carella, è stato assessore del comune ionico, la madre, Franca Munafò, impegnata nel sociale ed in prima linea a tutela dei diritti delle donne.