A giudicare dai fatti, un'altra estate di passione attende gli sportivi messinesi, almeno quelli legati al mondo del calcio. Il presidente dell'Acr Messina, Pietro Sciotto, sfiduciato dalla piazza, dovrebbe comunicare le sue intenzioni al sindaco De Luca già lunedì. Difficile, se non impossibile, per lui andare avanti in questo clima anche perché la tifoseria organizzata, ma non solo, non ha apprezzato la sua gestione e il caso Modica di un mese fa è l'emblema della confusione che finora ha regnato. E il gruppo di sponsor che fa capo al prof. Bramanti potrebbe essere influenzato da questa situazione, a maggior ragione adesso che il ripescaggio sembra smaterializzato. Ma, dal canto suo, Sciotto non sembra neanche disposto a fare facili concessioni come svendere la società dopo averla attivata grazie a Palazzo Zanca un anno fa. L'unica richiesta di acquisizione da parte di un gruppo friulano non è stata, in pratica, presa in considerazione perché ritenuta non congrua. E, intanto, i potenziali acquirenti rimangono avvolti nel mistero e lo saranno almeno fino a lunedì. Una matassa che, probabilmente, solo il sindaco potrà sbrogliare anche se i tempi sono stretti in considerazione dell'iscrizione al torneo di serie D, fissata per la fine della prossima settimana. Questa scadenza rende praticamente impossibile una fusione tra le due squadre di quarta serie. Il Città di Messina ha deciso di proseguire per la sua strada dopo gli infruttuosi contatti delle scorse settimane con Sciotto. Domani è anche prevista la conferenza stampa di presentazione. Il presidente Maurizio Lo Re rimane disponibile ai colloqui e aperto a soluzioni condivise che riconoscano soprattutto il merito espresso dai risultati ottenuti sul campo.
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