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Tra profilo istituzionale e annunci rivoluzionari

Tra profilo istituzionale e annunci rivoluzionari

«I sindacati fanno il loro lavoro, nessun problema, nessuna polemica. Noi siamo nella fase dell’analisi dello stato di fatto e di ciò che si dovrà fare, la base è evidentemente il programma votato dagli elettori». I primi giorni del sindaco Cateno De Luca sono stati un tourbillon di atti di indirizzo alla dirigenza comunale, di visite di cortesia (quattro-cinque al giorno), di incontri con i consiglieri neoeletti, di partecipazione a eventi di ogni genere (feste patronali, sagre, funerali), ma tutto svoltosi rigorosamente secondo un approccio completamente diverso rispetto alla campagna elettorale, un profilo ormai istituzionale, assunto un minuto dopo l’insediamento a Palazzo Zanca e a Palazzo dei leoni.

L’uso dei social, sul modello Salvini per intenderci, continua a essere lo stesso che nei giorni caldi precedenti le Amministrative del 10 e del 24 giugno, come dimostra il post di ieri sulla pagina Facebook del sindaco: il blitz alla sede dell’Amam. «Non ho trovato né il direttore generale Cipollini né l’amministratore Bonanno. Probabilmente interpretano questo ruolo come un passatempo. Ed io pago!». Qualcuno ha avuto buon gioco nel rispondere ironicamente che forse in quello stesso preciso momento Cipollini e Bonanno hanno fatto un blitz al Comune e l’assente era il sindaco.

Ma al di là del clamore di certi gesti, contano ovviamente gli atti e in questo momento è come se De Luca, che ha necessità di partire con il piede giusto soprattutto nei rapporti con il Consiglio comunale (dove, in teoria, avrebbe 32 consiglieri contro, essendo stati eletti tutti in liste che sostenevano altri candidati alla sindacatura), stesse agendo su due livelli. Il primo: accreditarsi di fronte alla città come “sindaco di tutti”. Il secondo: attuare il proprio programma cominciando a gettare alcuni “sassi nello stagno” per vedere anche “l’effetto che fa”.

Volete un esempio? L’incontro di ieri tra De Luca e il rettore Salvatore Cuzzocrea. Era una visita di cortesia, ma se si legge tra le righe del comunicato stilato dal primo cittadino, ci si accorge di alcune piccole grandi “bombe” lanciate. 1) Sugli «immobili di proprietà del Comune che sono stati dati in comodato gratuito alle istituzioni universitarie», Cateno De Luca dice chiaramente che «non è possibile che continui questa situazione, considerate le difficoltà economico-finanziarie dell’Ente e pertanto bisogna stabilire delle remunerazioni, o in termini di affitto, quindi economiche, o di servizi che le istituzioni accademiche potrebbero svolgere in favore di quelle municipali». 2) La «chiusura immediata» di Innova Bic, la società partecipata da Comune, Città metropolitana e Università (e che ha avuto tra i partner privati più influenti il Gruppo Franza). Quella stessa società alla quale a inizio giugno l’Amministrazione comunale uscente ha affidato un prezioso compito di collaborazione riguardo all’attuazione dei progetti collegati alla campagna governativa “Io Resto al Sud”.

In queste settimane – da oggi il sindaco “staccherà la spina” per qualche giorno di vacanza – sarà un alternarsi di dichiarazioni conciliatori e di propositi rivoluzionari. Impossibile, d’altra parte, pensare di attuare i propri piani e progetti tutto e subito. Sul bilancio di previsione 2018-2020, come era stato anticipato nei giorni scorsi, al fine di scongiurare il commissariamento ad acta da parte della Regione, si è scelta la continuità amministrativa e, dunque, uno dei primissimi atti che sarà presentato in Consiglio è il Previsionale approvato dalla Giunta Accorinti poco prima del ballottaggio. Per quel che riguarda le questioni territoriali e urbanistiche, l’Amministrazione De Luca ha deciso di chiudere definitivamente in un cassetto l’iter seguito dal precedente esecutivo relativamente alla Variante di salvaguardia. Il “Salva Colline” non verrà mai più riproposto, si metterà mano subito invece al nuovo Piano regolatore generale, cominciando a esaminare lo schema di massima lasciato in eredità dall’ex assessore Sergio De Cola e dal consulente per il Prg, il prof. Carlo Gasparrini dell’Università di Napoli.

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