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Rifiuti, la Cgil minaccia la mobilitazione

Rifiuti, la Cgil minaccia la mobilitazione

La privatizzazione della gestione rifiuti e le altre scelte preannunziate riguardanti le società partecipate continuano a suscitare reazioni negative e anche tensioni tra sindacati e lavoratori dei settori interessati (MessinaServizi, Atm e Amam). Tra il sindaco De Luca e la Cgil la “luna di miele”, che sempre viene riservata alle nuove Amministrazioni, sembra già finita dopo appena una settimana. Ieri la Fp Cgil ha annunciato lo stato di mobilitazione contro l’atto di indirizzo approvato dalla Giunta venerdì scorso. «La comunicazione del direttore generale di MessinaServizi del rinvio della riunione per acquisire i nuovi indirizzi dal Comune, sembra su chiara disposizione dell’Amministrazione comunale di interrompere le relazioni sindacali, è un fatto gravissimo – afferma l’organizzazione della Funzione pubblica della Cgil – e senza precedenti che non fa altro che arroventare il clima tra i lavoratori già caldo per le decisioni della Giunta comunale di venerdì scorso di avviare la procedura di liquidazione della MessinaServizi. Ricordiamo a tutti che la battaglia per una società interamente pubblica è una battaglia ed un successo nostro e dei lavoratori e per difendere tutto questo, se necessario, avvieremo la mobilitazione dei lavoratori».

Ma il sindaco De Luca, che ieri ha riunito la sua Giunta fino a tarda sera, non intende recedere dall’attuazione di quello che è uno dei punti più importanti del suo programma, che è stato votato dagli elettori: la riorganizzazione dell’intero sistema delle aziende partecipate, per razionalizzare i costi innalzando, al contempo, la qualità dei servizi. Obiettivo ovviamente non facile da raggiungere, soprattutto nell’immediato.

C’è molta attesa per un confronto tra Amministrazione e organizzazioni sindacali. De Luca intende spiegare le mosse dell’esecutivo a tutti i lavoratori, da qui l’impegno a partecipare alla prossima assemblea dei dipendenti della MessinaServizi. E, d’altra parte, il sindaco, come riferito da alcuni dei consiglieri comunali che hanno avuto un confronto con De Luca in questi giorni, non vuole forzare fino alla rottura definitiva delle relazioni sindacali.

L’altro fronte aperto è quello dell’Atm, in relazione al blocco delle assunzioni dei 75 autisti disposto dall’Amministrazione comunale. «Oggi la parte debole dell’Atm – sottolineano i sindacati OrSa e FaiSa – è rappresentata dai dipendenti delle agenzie interinali prestati all’azienda. Se la momentanea sospensione di questo caporalato legalizzato è dettata anche dall’esigenza di mettere fine alle disparità attraverso la stabilizzazione degli autisti avventizi e il bando di un concorso pubblico per coprire la carenza di personale, allora il gioco vale la candela. Fatte le dovute premesse, c’è da dire che la lettera con cui il sindaco invita la dirigenza Atm a sospendere le assunzioni è evasiva, se ha bloccato l’iter in corso, con la stessa celerità deve chiarirne i motivi e proporre l’alternativa, soprattutto alle organizzazioni sindacali. Nell’attesa che De Luca risponda alla nostra richiesta di convocazione, ribadiamo la posizione di OrSa e FaiSa avversa al lavoro somministrato che l’Atm si era impegnata a utilizzare solo una volta, invece, per il terzo anno consecutivo, questo sistema era stato preferito al concorso pubblico e nessuno aveva fatto le barricate. Dopo la prima tranche di assunzioni provvisorie inaugurate dall’ex direttore Foti, c’era tutto il tempo per organizzare un concorso e assumere autisti in forma definitiva. Se ci sono le condizioni oggi, dopo una settimana di governo De Luca, non potevano non esserci in 5 anni di gestione Accorinti, evidentemente non era nelle intenzioni della Giunta uscente».

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