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Partecipate, spunta l'ipotesi di una maxi Multiservizi

Rabbia e preoccupazione

La fibrillazione fra le partecipate è palpabile. Lo dimostrano i messaggi arrivati ieri da parte dei sindacati, tutti nessuno escluso, ai lavoratori per dare loro un segnale di attenzione al problema.

Ieri pomeriggio c'è stato il primo contatto fra il neo assessore Dafne Musolino ed il direttore generale della Messina Servizi, una delle tre partecipate al centro della possibile revisione che la delibera di giunta di venerdi' che immagina in liquidazione.

Diversi gli spunti d'interesse, alcuni concreti altri programmatici sono emersi dal colloquio.

Intanto l'assessore ha chiesto una serie di interventi per dare risposte ad una serie di segnalazioni arrivate a lei e all'assessore Minutoli, dai cittadini in questi primi giorni. Ha chiesto che si intervenga su luoghi storici dell'abbandono dei rifiuti, come Faro Superiore o Santa Margherita, o luoghi in cui il decoro manda da tempo come la piazzetta Crisafulli o alcune zone di Giampilieri. Per quanto riguarda la pulizia delle strade, potrebbe tornare in auge una vecchio metodo per cercare di far fronte all'impossibilità di spazzare per bene dei tratti. Delle ordinanza puntuali e specifiche per il divieto di sosta con rimozione per far sì che la pulizia avvenga in maniera certa e approfondita.

Il tema più interessante sicuramente resta però quello del futuro dell'azienda e delle altre partecipate. L'ipotesi di liquidazione e di privatizzazione del servizio di igiene cittadina, anche alla luce del rinvio del Tribunale a settembre della decisione del concordato, ha attivato le contromisure dei sindacati che hanno chiesto un incontro sentendosi scavalcati.

Sull'argomento Dafne Musolino ha chiarito che sul tavolo ci sono anche altre opzioni, oltre a quella della privatizzazione del comparto rifiuti.

Per esempio quella della creazione di una Multiservizi che unisca non solo le partecipate dell'acqua e di trasporti, ma anche quella dell'igiene cittadina. L'assessore Musolino, sottolinea che tutte le strade sono aperte, dalla privatizzazione appunto alla mega Multiservizi.

Una soluzione questa che, attenzione, aggiungiamo noi, non esclude una partecipazione dei privati in percentuale come succede in altri comuni.

Somiglia tanto a quella prima Multiservizi che immaginarono il segretario generale Antonio Le Donne e Guido Signorino, nel 2015 con un unico blocco di lavoratori in grado di poter svolgere funzioni per tutte e tre i settori e con una serie di attività, per prima l'officina, che potevano essere interscambiabili. Presto il sindaco De Luca dovrebbe vedere i vertici delle partecipate conti alla mano per avere un quadro completo. Resta il fatto che in attesa della decisione sul futuro delle partecipate, occorrerà trovare il modo comunque di garantire qualche investimento, quelli che la città aspetta da tempo per esempio sui mezzi di spazzamento, perchè nel frattempo fra la chiusura della vecchia e l'apertura della nuova società dei rifiuti, i messinesi la Tari la stanno continuando a pagare e vorrebbero vedere prima possibile una città pulita.

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