Con due vie di comunicazione strategiche off-limits non poteva che scoppiare il caos in città, specialmente nelle ore di punta.
Gli effetti della Strada Panoramica dello Stretto “a mezzo servizio” e della chiusura del tratto di tangenziale in direzione Palermo, da Boccetta a Giostra, si sono visti. Eccome. Ieri, veicoli incolonnati e a passo di lumaca, fin dalle prime ore del mattino. Automobilisti imbestialiti. E disagi a mai finire. Centralino della polizia municipale preso d’assalto dagli utenti della strada, che hanno chiesto informazioni. E spiegazioni. Anche se, a dire il vero, i provvedimenti sono stati annunciati da tempo e in più occasioni.
Non sono mancati i casi assurdi: come segnalato dalla polizia municipale e dal Consorzio autostrade siciliane, alcuni indisciplinati (e folli) hanno provato a imboccare contromano la bretella in corrispondenza di San Michele per raggiungere la tangenziale, vista la presenza di barriere sullo svincolo in ingresso. Necessario, quindi, l’invio sul posto di una pattuglia della polizia locale per disciplinare il traffico. In tilt, in alcune fasce orarie, anche la via Consolare Pompea, dalla rotatoria dell’Annunziata a Sant’Agata. All’origine, l’interdizione al transito veicolare della Panoramica dello Stretto, dalle 6,30 alla fine degli interventi di scerbatura dei cigli e di pulizia dei sistemi di raccolta delle acque piovane lungo la corsia di valle, in direzione Ganzirri, dal Km 4+800 al Km 6+200 (ossia nel tratto compreso tra il torrente Guardia e la rotatoria di Faro Superiore). Una decisione, quella adottata dalla Città metropolitana, contestata da molti automobilisti, a giudizio dei quali sarebbe stato più opportuno, per un lavoro del genere, mantenere aperta quantomeno la corsia non interessata dai lavori. «Siamo rimasti bloccati a lungo – ha raccontato in una telefonata alla Gazzetta un residente nella zona nord –. Pure i mezzi di soccorso sono rimasti imbottigliato nel traffico. Tutto ciò è assurdo».
Quanto alla chiusura dello svincolo di Giostra, vi saranno tanti altri giorni di passione, visto che la disposizione durerà un mese, per consentire le complesse operazioni di smontaggio del viadotto Ritiro.