Non ha lasciato nulla né un biglietto o una lettera, né un messaggio. Nessuna spiegazione per il suo gesto compiuto ieri sera e probabilmente studiato già da tempo. Soffriva di crisi depressive il 47enne di Torregrotta che ieri sera alle 21 si è lanciato dal viadotto Trapani dell'autostrada Messina-Palermo. Un volo di circa 60 metri. Il corpo è finito sulla parte alta del viale Trapani all'altezza del complesso sportivo Cappuccini. Sul posto sono giunti gli uomini della Polizia Stradale e delle Volanti avvertiti da alcuni testimoni che hanno visto l'uomo scavalcare la ringhiera e lasciarsi andare. Sulla Wolkswagen Polo che il 47enne aveva parcheggiato nella corsia d'emergenza, i poliziotti non hanno trovato nulla che potesse spiegare il gesto, neanche farmaci o altre sostanze. Nulla neanche nell'abitazione di Torregrotta dove viveva con gli anziani genitori i quali hanno confermato che il figlio da qualche tempo soffriva di disturbi psichici. L'uomo, celibe e disoccupato, ieri sera è salito in macchina e ha raggiunto Messina. Poi ha imboccato l'autostrada in direzione Palermo ed ha messo in atto il suo piano suicida. Arrivato sul viadotto Trapani ha parcheggiato la Polo ed ha scavalcato la rete d'acciaio alta oltre due metri, posizionata proprio per evitare simili tragedie. Alcuni automobilisti di passaggio hanno notato l'uomo arrampicarsi sulla recinzione ed hanno subito telefonato al 113. Ma non c'è stato niente da fare. Con la forza della disperazione il 47enne ha raggiunto l'apice della rete e senza nessun tentennamento si è lasciato andare nel vuoto. Il corpo è stato trasportato all'obitorio dell'ospedale Papardo da dove ora sarà riconsegnato ai familiari.
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