Messina

Sabato 23 Novembre 2024

Nunnari: «Capurro affiliato al clan Ventura»

Nunnari: «Capurro affiliato al clan Ventura»

«... oggi Carmelo Ventura è “Sua Santità” in persona, la sua parola è legge, anche nei vari gruppi, perché lui vuole pace, se tu non porti pace lui usa altri metodi e l’avi i metodi mi fa».

Nei verbali inediti di Vincenzo Nunnari che sono “piombati” all’improvviso l’altra mattina al processo Matassa su mafia e politica c’è delineata oggettivamente una nuova conformazione della criminalità organizzata messinese, che vedrebbe al vertice assoluto il boss Carmelo Ventura, ex braccio destro del boss Pippo Leo a cavallo tra gli anni 80 e 90, una figura carismatica che è rimasta “in campo” secondo il pentito nonostante i lunghi periodi di carcerazione. Proprio quel Carmelo Ventura che all’udienza di lunedì nel corso delle sue dichiarazioni spontanee aveva dichiarato di aver intrapreso il percorso della fede con il Cammino catecumenale.

Nelle dichiarazioni di Nunnari c’è anche spazio per rivelazioni sull’omicidio del ventenne Giuseppe De Francesco, ucciso il 9 aprile 2016 a Camaro: a fornire l’arma ad Adelfio Perticari, reo confesso e già condannato in appello a 20 anni di carcere, sarebbe stato Marcello Tavilla, che lo avrebbe “confessato” a Nunnari mentre i due si trovavano in una chiesa per stare lontani da occhi indiscreti.

E se sul piano generale le dichiarazioni di Nunnari faranno probabilmente aggiornare la rete delle conoscenze per gli investigatori, per quel che riguarda il processo “Matassa” c’è un’affermazione clamorosa che riguarda uno degli imputati, l’ex consigliere comunale Pippo Capurro, che nel processo in corso deve rispondere di concorso esterno all’associazione mafiosa e anche di “scambio elettorale politico-mafioso”, ma aveva registrato un ridimensionamento oggettivo della sua posizione dopo il passaggio al Tribunale della Libertà, che aveva addirittura annullato nei suoi confronti l’ordinanza di custodia cautelare. Dal canto Capurro sua aveva sempre negato con forza di avere avuto rapporti con il clan di Camaro, che è il rione dove abita. Adesso la sua vicenda si ripropone dopo il deposito delle nuove dichiarazioni di un nuovo collaboratore di giustizia.

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