Città Metropolitana salvata per il rotto della cuffia dalla minaccia di dissesto finanziario, Città Metropolitana che in molti casi fatica ancora a garantire servizi all’altezza dei compiti che gli sono attribuiti. I paradossi si sono moltiplicati negli ultimi anni tra dipartimenti impossibilitati ad intervenire per mancanza di fondi a disposizione e poca chiarezza sul futuro dell’ente.
L’ultima clamorosa contraddizione si registra sulla strada provinciale 43 bis, più nota come “Panoramica dello Stretto”: l’asfalto in alcuni tratti è in condizioni disastrose, non ci sono le risorse per sistemarlo dunque che si fa per limitare i rischi per la sicurezza ed evitare magari di incappare in qualche contenzioso oneroso? Si chiude al transito una parte di arteria a motocicli e biciclette. L’ordinanza, firmata dalla responsabile del servizio e titolare della posizione organizzativa, la delegata Anna Chiofalo, fa riferimento alla fascia compresa tra il chilometro 6+200 al chilometro 9+200, praticamente nella parte finale, per intenderci da Papardo a Granatari, in entrambi i sensi di marcia. La pavimentazione stradale che presenta numerose irregolarità e deformazioni avevano già costretto l’ente ad emettere un’ordinanza, quella del 18 ottobre 2016, con la quale si imponeva il limite di velocità a 30 chilometri orari. «Tali deformazioni – ha spiegato ola Chiofalo –, possono costituire ulteriore pericolo per gli utenti che transitano con i mezzi a due ruote, soprattutto qualora non rispettassero i limiti di velocità imposti con la precedente ordinanza. Per questo si è ritenuto di inibire totalmente il transito». Appena qualche settimana fa era stato il consigliere di quartiere, Massimo Costanzo a sollecitare provvedimenti urgenti sul Ponte Papardo, in virtù degli evidenti segni di cedimento nella parte laterale sottostante alla sezione stradale. Ma sono state tante le segnalazioni di rappresentanti istituzionali e cittadini in questi anni.
Gli ultimi interventi effettuati sulla parte di Panoramica di pertinenza della Città Metropolitana risalgono al 2012, tranche finale dei lavori finanziati (3 mln di euro) dall’ex Provincia regionale per mettere fine agli incidenti, anche gravi, che l'arteria continuava a “collezionare”. Ed in effetti i provvedimenti adottati dall’allora presidente Nanni Ricevuto riuscirono ad ottenere l’effetto sperato, riducendo il numero dei sinistri e aumentando i livelli di sicurezza. Purtroppo, però, le risorse a disposizione dell’ente non sono bastate a completare interamente l’opera, che nei vari bandi contemplava la sostituzione dei guardrail, l’installazione di rilevatori di velocità, la realizzazione di alcune rotonde e l’innesto dei giunti sui ponti. Sarebbero serviti altri finanziamenti l’intera messa in sicurezza, asfaltare entrambe le direzioni di marcia (si procedette ad una bitumazione parziale dei punti più critici) e soprattutto provvedere all’installazione dell’impianto di illuminazione, per il quale era già stato avviato un contatto con il Comune per la sottoscrizione di un accordo. Dunque i 14 chilometri della Panoramica non hanno goduto di eguale trattamento.
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