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Manca il medico,
muore d’infarto

Manca il medico, muore d’infarto

Gli eoliani lo temevano, i sindacati lo avevano previsto.

La grave carenza che si registra all’ospedale di Lipari, con l’assenza costante di un cardiologo, rappresenta un grave rischio per la popolazione.

E, purtroppo, alla fine hanno avuto ragione visto quanto accaduto a R.M., colpita da infarto nella maggiore isola delle Eolie e morta a Messina durante un intervento chirurgico all’ospedale “Papardo”.

Al presidio di Lipari era stata visitata dai medici e, viste le gravi condizioni, trasferita all’ospedale di Patti. Ma qui i medici non hanno potuto effettuare l’intervento di angioplastica e così, successivamente, è stata ricoverata nella struttura sanitaria della città dello Stretto. Nonostante le condizioni già delicate i sanitari hanno tentato di operarla, ma il suo cuore durante l’intervento chirurgico ha cessato di battere tra la disperazione dei familiari.

Nella maggiore isola dell’arcipelago ovvia la rabbia dei cittadini che lamentano da tempo le criticità presenti nella struttura sanitaria. Nel fine settimana difatti - si sostiene - l’ospedale è anche privo del cardiologo che mancherebbe pure pomeriggi, notte e festivi.

«Grave carenza di personale medico e infermieristico, continui trasferimenti con elisoccorso, turni massacranti. Qui davvero non viene garantita più l’assistenza sanitaria, solo chiacchiere ed indifferenza dai vertici sanitari. È più onesto allora chiudere l’ospedale e potenziare solo il pronto soccorso».

Queste le reazioni a caldo sull’isola eoliana.

A rincarare la dose il sindacato Cimo.

«È davvero triste dover tornare su argomenti o questioni già trattate in precedenza senza non correre il rischio di sprofondare nella più consumata retorica degli “...lo avevamo detto” - afferma il dottor Giuseppe Giannetto - ma quanto accaduto ieri all’ospedale di Lipari era ampiamente prevedibile e di questo esiste un relativo riscontro documentale con tanto di nota inviata ad inizio di questo mese tramite pec alla direzione dell’Asp di Messina. Non è pensabile non avere disponibile H24 una così fondamentale figura professionale come quella del cardiologo nonostante tutti i rilievi epidemiologici evidenzino da molti anni l'elevata incidenza delle malattie cardiovascolari e tra queste, prima di tutte, l'infarto del miocardio che, se non tempestivamente diagnosticate ed avviate all’idoneo trattamento, possono essere la causa di un incremento numero di decessi».

«Per quanto concerne la realtà di Lipari - prosegue Giannetto - mancando il cardiologo non si è neanche nelle condizioni di poter effettuare una ecocardiografia, esame questo così utile nella diagnosi di importanti eventi vascolari acuti. La questione assume poi una valutazione ancora più generale, ovvero come ancora, nel 2018, si può parlare di erogazione di servizi sanitari soprattutto nell’area di emergenza-urgenza senza che vi siano le ben minime condizioni di sicurezza in senso diagnostico e terapeutico che espongono, di fatto, pazienti ed operatori sanitari ad un elevato incremento del rischio clinico. La sicurezza delle cure non è data dalla sola presenza di un pronto soccorso se poi sono carenti importanti figure professionali».(g.p.)

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