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Nel camerino di Nino Frassica sarto e artigiano della comicità

Nel camerino di Nino Frassica sarto e artigiano della comicità

MILANO

Compie i gesti dell’impiegato, ma non smette mai la faccia del creativo. Allinea sul tavolo i fogli dell’intervento della serata; accanto c’è, grande e grosso, il “Libro delle risposte a Gigi Marzullo”, più a destra un quadernone con la copertina rossa, denso di battute e frasi nuove, probabili e improbabili, sperimentate e da sperimentare, che vengono dal “Programmone” di Radiodue Rai o vi andranno a finire. Stavolta, solo per l’occasione, data la presenza del regista, attore e autore palermitano, dai cassetti viene fuori un altro grosso libro: “Autobbiografia sbagliata di Piff”, dove le due b e le due f indicano subito dove sta l’errore. Nino Frassica in camerino, negli studi Rai di via Mecenate, mentre si prepara all’ennesima puntata del “Tavolo” di “Che tempo che fa”, riesce a esprimere una collaudata quotidianità dell’invenzione, che in sé contiene un improbabile ossimoro (l’unione di due opposti).

Gli occhi e la bocca, profondi i primi e sorridente la seconda, indicano divertimento costante e ricerca continua di come dire le battute che ha preparato su quei fogli che sono una sorta di compiti a casa. Poi apre la copertina di “Novella Bella”, il settimanale di cui è direttore e vicedirettore, tira fuori da un altro cassetto forbici e colla e comincia. Comincia cosa? Taglia i bordi dei fogli, li spalma di colla con molta cura e li attacca sulle pagine interne della rivista, sopra quelli della settimana precedente. Un lavoro meticoloso da mezzemaniche, svolto in maniera perfetta: i fogli, scritti al computer, non fanno una grinza e sono una mirabile sintesi di informatica e ragioneria, ambedue al servizio dell’invenzione comica. Ma il “taglia e incolla” adesso è solo manuale. Sulla prima delle pagine incollate vediamo i santi del giorno e l’improbabile gadget della settimana, stavolta è un “ammazzazanzare in tre D” che sarà regalato ad Adriano Pappalardo.

Tra una pennellata di colla e l’altra, continua a conversare con me per raccontarmi che a maggio uscirà il suo nuovo libro, intitolato proprio “Novella Bella”, edito da Mondadori. «Stavolta ho voluto puntare proprio sulle battute, quelle del repertorio di “Che tempo che fa”, ma non solo. Penso alla risata pura. Ovviamente ho dovuto rinunciare a quelle che richiedono un dialogo, come faccio in trasmissione con Fabio Fazio».

Neppure è stato nominato ed ecco che entra in camerino Fazio per “studiare” (in pochissimi minuti) cosa ha preparato Frassica, che lo coinvolge sempre come “spalla”, per esempio nei titoli dei libri, utilizzati come esca per improbabili domande. Il conduttore impara subito e memorizza tutto senza neppure prendere appunti (in diretta poi sarà una “spalla” perfetta).

Esce Fazio e Frassica (sempre tagliando e incollando) passa da un argomento all’altro: dai massi frangiflutti che finalmente hanno cominciato a sistemare a protezione delle case di Galati («ma in questa fase purtroppo ancora non arriveranno fino a casa mia») al nuovo taglio di capelli, adesso molto corti («è stata una necessità cinematografica, ma sto facendo un pensierino sul lasciarli così»). In effetti, gli stanno benissimo.

Poi torna al libro: «Alla base di tutto c’è “Il Programmone”. È una trasmissione registrata e questo mi consente di provare cose nuove e di capire se funzionano o no, prima di mandarle in onda. Poi cerco di sviluppare gli spunti migliori, li porto qui in un’altra forma. E tutto è servito da base per il contenuto del volume». Entra una ragazza dello staff e Frassica si assicura che sia tutto pronto per il suo intervento: dal vecchio gadget con ferro da stiro e phon che non riesce a sbolognare all’ammazzazanzare. «Stai tranquillo, ho controllato tutto io», lo assicura lei.

Lui, invece, mi indica il quaderno con la copertina rossa con gli occhi che brillano: «Qui arrivano tutte le idee. Appunto le cose e le porto avanti, le ricostruisco e le miglioro, anche adesso che starò in camerino ad aspettare un paio d’ore».

Frassica si diverte e si vede, il suo è un continuum di idee, la consacrazione che ormai lo circonda non lo ha fermato. Dopo l’incredibile successo dell’ultima serie di “Don Matteo”, da giovedì lo rivedremo nei panni di un monaco mafioso nella nuova serie de “La mafia uccide solo d’estate”, tratta da Pif, in onda su Raiuno.

E sulle sue qualità che dire? Ha sintetizzato tutto una delle autrici di “Che tempo che fa” che dal tavolo dello staff, durante il suo intervento in diretta, gli ha urlato: «Sei un fuoriclasse!».

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