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Case Iacp di Zafferia: nuovo look

Le Case Fantasma di Zafferia, ecco la città reale

Di nuovo c’è che la gara per ristrutturare le palazzine Iacp di Zafferia è stata finalmente bandita. L’importo dei lavori finanziati con fondi ex Gescal è di quasi 700 mila euro. L’intervento consiste nell’esecuzione dei lavori, in un unico lotto, per il recupero dei cornicioni, dei prospetti e dell'impermeabilizzazione dei lastrici solari delle palazzine L, M, N di contrada Cavalieri che tanto filo da torcere hanno dato agli affittuari e allo stesso Istituto. Due i tipi di problematiche una umidità proveniente dal basso perché le palazzine sono state costruite troppo vicino a una falda acquifera e infiltrazioni provenienti dai tetti che hanno causato problemi di umidità soprattutto nelle palazzine oggetto dei lavori. L’esecuzione avverrà secondo le condizioni stabilite dal Capitolato Speciale d’Appalto, con le caratteristiche tecniche, qualitative e quantitative previste dal progetto esecutivo approvato con Determinazione Dirigenziale n. 104 del 16 aprile scorso. I lavori dovranno durare di mesi 8 dalla consegna dell’appalto. Le ditte partecipanti dovranno inviare le offerte entro il 31 maggio, mentre la procedura di aggiudicazione una volta vagliata la documentazione avverrà il 6 giugno. Ma questo è soltanto il primo step assicurano i dirigenti dello Iacp perché si sta già preparando un bando per i lavori negli scantinati delle palazzine ammalorati per le cospicue infiltrazioni. Intanto procedono gli studi avviati dopo la convenzione tra lo Iacp e l’Università, dopo quella già stipulata col Genio Civile. L’intesa ha per oggetto lo studio dell’area di Zafferia nella quale si trovano le palazzine di edilizia popolare costruite nel 2007 dallo Iacp. Si è intanto proceduto a tracciare gli accessi per studiare la zona e procedere alla regimentazione delle acque, provenienti dal terreno a monte delle tre palazzine. Parte proprio da qui il problema più articolato da risolvere per questo complesso abitativo. Dopo i sopralluoghi di tecnici e responsabili, la situazione emersa ha determinato l’esigenza di un ricorso ai tecnici universitari titolati per lo studio e l’approfondimento della situazione con la possibile deviazione a monte della falda acquifera. Un lavoro non semplice ma determinante per l’isolamento delle palazzine.

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