Una personalità allarmante quella emersa dall’attività d’indagine svolta, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura che ha portato all’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita nei confronti di un uomo per il delitto di maltrattamenti ai danni della compagna.
Un contesto familiare caratterizzato da un perenne stato di prostrazione, sopraffazione, sudditanza fisica e psicologica a lungo taciute per timore di peggiori e più gravi ritorsioni.
Un altro episodio di inaudita violenza qualche giorno fa e da lì il coraggio di denunciare agli operatori di polizia, prontamente intervenuti sul luogo nel quale si stava consumando l’ennesima aggressione, le sofferenze subite fino ad allora.
Insulti, schiaffi, pugni, calci e lesioni non refertate perché non autorizzata a lasciare l’abitazione da colui che le aveva provocate. E poi le minacce di morte anche nei confronti della madre della vittima ed in presenza della figlia di appena un anno.
Pure quando riesce ad allontanarsi da quella casa degli orrori per trovare rifugio presso i propri cari quell’uomo la raggiunge introducendosi nell’abitazione dalla finestra minacciandola di morte con un grosso coltello da cucina in un crescendo di rabbia rabbonita dai poliziotti delle volanti che lo arrestano per violazione di domicilio e minacce.
Un uomo incapace di porre freno ai propri istinti criminali al quale ieri pomeriggio gli operatori di polizia hanno notificato in carcere, dove già si trovava, il provvedimento cautelare disposto dal GIP del Tribunale di Messina.
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