Da una parte l'Amam sta facendo rilievi su tutta la rete interna finalizzati ad una migliore distribuzione dell'acqua; dall'altra, la sezione tutela del territorio della polizia municipale sta intensificando i controlli per scongiurare che accada quando si è verificato due giorni fa a Camaro. E purtroppo non è stato il primo intervento del genere quello che ha visto all'opera le maestranze dell'impresa incaricata dall'amam. Due giorni fa in un manufatto adibito a mercatino dell'usato; in un recente passato anche nella camera da letto o in altri locali di casette in cui vivono nuclei familiari. Non si possono tollerare ulteriori impedimenti quando c'è da intervenire sulla principale condotta che da giungere un bene prezioso come l'acqua a decine di migliaia di utenti dall'altra parte della città.
Il problema quindi è noto e potrebbe manifestarsi ancora. Lo ha detto senza giri di parole il direttore tecnico dell'azienda meridionale acque Natale Cucè che, superato il torrente Bisconte, la condotta passa in terreni sui quali nel tempo sono sorte delle costruzioni. Propri in questi luoghi, in vista della risagomatura del corso d'acqua e della nuova viabilità nell'ambito di un appalto da circa 30 milioni di euro, la sezione tutela del territorio ha recentemente intensificato i controlli. Alcuni manufatti sono già stati sequestrati dagli uomini del commissario Giovanni Giardina. Accurati accertamenti sono in corso proprio nelle vicinanze del torrente Bisconte. Tornando ai rilievi dell'Amam, si sta tentando di individuare le maggiori criticità di un rete ormai vetusta risalente a svariate decine di anni fa. Diversi i tratti che dovranno essere sostituiti nell'ottica di un recupero di acqua che attualmente va dispersa e che invece potrebbe servire per una distribuzione non limitata solo a determinati orari della giornata.
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