Giovanni Formica resta in sella. La mozione di sfiducia non supera lo sbarramento dei 20 voti favorevoli. Anzi perde uno dei firmatari, la consigliera Maria Magliarditi, assente ai lavori al pari di Antonino De Gaetano, sostenitore invece del primo cittadino. Il verdetto finale ha segnato sedici voti favorevoli all’azzeramento amministrativo e dodici contrari. Dunque obiettivo fallito per gli oppositori dell’Amministrazione che potrà continuare il governo cittadino per i prossimi due anni e mezzo. La scadenza naturale del mandato è infatti giugno 2020.
Una seduta ricca di tensione, come peraltro si prevedeva, alla quale ha presenziato un pubblico numeroso anche se alla fine non c’è stata la partecipazione annunciata. Evidentemente molti cittadini avevano intuito che quella sfiducia difficilmente sarebbe passata dopo la decisa presa di posizione di alcuni consiglieri vicini a deputati di Forza Italia che hanno deciso di non lasciare la coalizione Formica.
Quasi tutti i capigruppo hanno preso la parola dopo la lettura della mozione da parte del consigliere Simone Magistri. Ad aprire i giochi è stato Pippo Midili con una serie di accuse rivolte a Formica. « Per 10 anni il sindaco ci ha deliziato sui social con epitaffi sui suoi avversari politici, portando la cittadinanza a riporre in lui la speranza in mirabolanti novità, diventando così una sorta di stella polare. È bastato poco, però, per capire quale fosse la verità, con bugie che hanno preso sempre più corpo col passare delle settimane. Qualcosa è scricchiolata nella sua maggioranza, perdendo il consenso dei cittadini e di coloro che l’hanno sostenuta. Politicamente è rimasto solo».