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Assenteismo a Ficarra, i retroscena

Assenteismo al comune di Ficarra, 23 indagati

Ha fatto il giro d'italia la vicenda del Comune di Ficarra dove 23 impiegati su 40 risultano indagati per assenteismo 16 sono stati sospesi dalle funzioni, e, come ha ammesso il sindaco Artale, adesso c'è il problema di far funzionare la macchina comunale. Intanto lunedì, davanti al gip del Tribunale di Patti Ugo Molina, inizieranno gli interrogatori delle 16 persone, fra dirigenti ed impiegati, indagati per truffa aggravata e continuata ai danni del Comune e false attestazioni. Durante le indagini erano stati già sentiti dai Carabinieri ed alcuni di loro avevano candidamente ammesso che quel comportamento, lasciare il posto di lavoro per sbrigare faccende personali, era una pratica normale. Qualcuno ha detto che da più di trent'anni si comportava in quel modo. In effetti alcuni stralci dell'ordinanza la dicono lunga sul comportamento della maggior parte dei dipendenti che in due mesi di indagini serrate hanno accumulato 208 ore di assenza ingiustificate per un totale di 650 fughe dal Municipio. Uno dei casi più eclatanti è quello di Sarina Gullì istruttore all'ufficio segreteria del Comune ma anche responsabile dell'ufficio anticorruzione, uno di quelli che avrebbe dovuto vigilare sulla legalità e la corretta applicazione delle leggi. La Gullì invece, nei due mesi di indagini, ha racimolato ben 1630 minuti di assenza arbitraria. La funzionaria si è giustificata sostenendo che si assentava per ragioni di lavoro, dovendo recarsi all'Ufficio turistico o all'Ufficio anagrafe dove invece i colleghi hanno dichiarato di averla vista solo raramente.

E poi c'è il caso di Giuseppe Tumeo impiegato che in alcuni casi è stato sorpreso a timbrare il cartellino alle 7, ad allontanarsi subito e rientrare in Comune alle 13 giusto in tempo per tornare a casa. In quel lasso di tempo sbrigava le sue faccende personali come hanno documentato i Carabinieri. E poi ci sono i bar, i quattro esercizi del paese dove gli impiegati si recavano per interminabili pause caffè. In realtà non erano momenti di relax -ha spiegato agli inquirenti uno degli indagati – ma frenetica attività lavorativa che si svolgeva magari davanti ad un caffè. Spesso era presente anche il sindaco Artale con cui si discuteva di importanti questioni. E Artale al momento non ha voluto commentare l'inchiesta. Ha detto che l'attività amministrativa funziona alla perfezione, che non c'è alcun arretrato e di non essersi accorto di nulla in questi anni. Del resto, ha spiegato, è sindaco di Ficarra solo da due anni.

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