Il suo nome, il suo reparto, il suo ospedale sono per migliaia di famiglie sinonimo di accoglienza, di risposte. Di vita. O, almeno, di speranza. Merce rara, quando ad un bambino viene diagnosticato un tumore del sangue. Un linfoma, un mieloma, una leucemia: una condanna, spesso a morte. Ma che oggi, sempre più di frequente, può essere controbilanciata da una serie di percorsi terapeutici capaci di fronteggiare o addirittura sconfiggere la malattia. E proprio il reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Bambino Gesù di Roma, guidato dal prof. Franco Locatelli, è il luogo in cui il sogno di salvare tante piccole vite riesce a diventare realtà, con metodiche tradizionali, ma anche e soprattutto con tecniche innovative. O pionieristiche, come ad esempio la terapia genica applicata per la prima volta in Italia nello scorso febbraio su un bambino di 4 anni, guarito da una leucemia linfoblastica acuta - refrattaria a tutte le cure - grazie alla reinfusione delle sue cellule, riprogrammate geneticamente per eliminare quelle malate.
Il prof. Locatelli racconterà di questa straordinaria esperienza, e di molto altro, mercoledì prossimo nell’aula magna dell’Ateneo, che ospiterà - su iniziativa del Lions Distretto 108 YB Sicilia, guidato dal governatore avv. Antonino Giannotta e, del Club Messina Ionio, presieduto dal dott. Maurizio Provenzano - un evento di grande spessore, costruito attorno ad un esperto di assoluto rilievo con l’apporto di tutte le realtà territoriali, sanitarie e non, afferenti a questa ampia tematica.
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