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Fallimento? No, si apre la “seconda chance”

Fallimento? No, si apre la “seconda chance”

Taormina

Salvaguardare il valore delle aziende, abbandonare la visione punitiva della condizione d’insolvenza annoverandola nell’alea connaturata all’attività d’impresa, concentrandosi invece maggiormente sui percorsi di fuoriuscita dallo stato di crisi e recupero delle caratteristiche fisiologiche di affidabilità finanziaria e competitività sul mercato.

Si è parlato di crediti in sofferenza (non performing loans), ma non solo nel corso del IX meeting di diritto fallimentare “NPL e insolvenza: le nuove sfide del diritto e dei mercati finanziari”, tenutosi nei giorni scorsi a Taormina. Un simposio giuridico divenuto ormai un appuntamento atteso dagli operatori del settore, che, con il coordinamento scientifico del consigliere di cassazione Cosimo D’Arrigo, riesce da quasi due lustri ormai, a portare in Sicilia da tutt’Italia un parterre di esperti (magistrati, avvocati, notai, commercialisti, esponenti del mondo della finanza) capaci di focalizzare i diversi aspetti legati alle tematiche di volta in volta scelte, solitamente precorrendo anche l’attualità normativa. E se lo scorso anno i riflettori sono stati accesi sulle vendite giudiziarie telematiche, il cui portale nazionale è in procinto di partire tra qualche giorno, quest’anno il leit motiv è stato appunto quello dell’insolvenza, condizione che investe in pieno con la sua patogenicità ambiti commerciali e sociali, richiedendo quindi specifiche misure in ambito giudiziario.

E proprio questa materia riveste un carattere di particolare attualità, alla luce della riforma in itinere (varata dal Parlamento nell’ottobre scorso) che, appunto, ne reimposta l’approccio culturale in termini di “second chance”: no ai meccanismi di espulsione soggettiva o oggettiva, sì alla continuità aziendale che contempera il miglior soddisfacimento delle istanze creditizie con la permanenza sul mercato.

E ospite d’onore del meeting, tenutosi nel riqualificato palacongressi di Taormina, è stato proprio colui che ha delineato i principi salienti della riforma: Renato Rordorf, già presidente aggiunto della Corte di Cassazione e presidente della speciale commissione di esperti istituita dal Ministero della Giustizia proprio per definire le linee guida della nuova legislazione.

Rordorf è intervenuto al focus sul nuovo diritto delle crisi d’impresa condotto da Vittorio Zanichelli, già presidente del tribunale di Modena, che ne ha discusso con Stefano Ambrosini (ordinario di diritto commerciale dell’Università del Piemonte orientale), Sergio Di Amato, già presidente di sezione della Corte di Cassazione e Giovanni Battista Nardecchia giudice a Monza. Un altro spazio tematico dell’evento – promosso da Astalegale.net – è stato dedicato alle strategie di monitoraggio e recupero dei crediti e gestione delle sofferenze, coordinato dal presidente del Tribunale di Gorizia Giovanni Sansone. In rilievo l’aumento del 500% dei Npl e la frequente assenza nelle istituzioni bancarie, soprattutto più piccole, di adeguati sistemi di emersione e recupero dei crediti nonostante le linee guida di Bankitalia all’allarme in questo senso. Tra gli interventi in programma, oltre a quelli di Enzo Albano di Credem, Marcello Annese di Sga, Laura Gasparini di Banca Ifis, Giovanni Iaquinta di Caf e del magistrato di Cassazione Salvatore Leuzzi , da registrare quello di Sergio Bommarito, presidente di Fire, la società messinese di recupero crediti, che ha posto l’accento soprattutto sul percorso stragiudiziale di composizione il quale, andando incontro al debitore, spesso consente di ottenere risultati di recupero più efficaci.

Le news sulle vendite giudiziarie telematiche, in rampa di lancio con la prima sul nuovo portale on line tra pochi giorni, sono state al centro dell’approfondimento condotto da Roberta Vivaldi, presidente di sezione della Corte di Cassazione, che ne ha discusso con Rinaldo D’Alonzo, giudice del tribunale di Larino, Laura De Simone, del tribunale di Mantova, Franco De Stefano, consigliere di Cassazione, Giovanni Fanticini, addetto al Massimario della Suprema Corte, Sergio Rossetti, giudice a Milano, e Valentina Rubertelli, componente del consiglio nazionale del notariato, la quale ha insistito molto sulla necessità di garantire la sicurezza nelle procedure telematiche, ad esempio sull’identità dei partecipanti e dunque sull’attendibilità delle offerte.

Agli strumenti di emersione e composizione negoziale della crisi e dell’insolvenza è stato invece dedicato l’ultimo dibattito coordinato dal presidente di sezione del tribunale di Busto Arsizio Carmelo Leotta, con la partecipazione di Roberto Fontana, pm a Milano, che ha focalizzato il ruolo dei professionisti della vigilanza quale misura prioritaria di allerta, Bruno Conca, giudice a Torino, e Andrea Di Cesare di PWC, che ha ricordato l’importanza da un lato dei percorsi di early warning, emersione precoce della sofferenza, dall’altro dei business plan sugli Npl, che consentano agli istituti bancari di adottare adeguate misure di rientro.(n.l.r.)

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