Si terrà il prossimo 18 giugno davanti al gup Finocchiaro l'udienza preliminare per la tragedia della nave Sansovino sulla quale il 29 novembre 2016 morirono tre marittimi che respirarono gas fortemente tossici. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio di Luigi Genghi, amministratore delegato della Caronte, Salvatore Virzì, comandante della Sansovino, Domenico Cicciò, ispettore tecnico della società di navigazione , Fortunato De Falco, direttore di macchina, Giosuè Agrillo, responsabile a terra della società incaricata del controllo e della verifica della corretta attuazione delle procedure di sicurezza a bordo della nave e di Caronte & Tourist Isole minori la Compagnia alla quale la Sansovino apparteneva.
Le ipotesi di reato contestate agli imputati a vario titolo sono omicidio colposo, violazione delle norme di sicurezza sul lavoro e nell’espletamento di operazioni portuali. Nell'incidente persero la vita il primo ufficiale Cristian Micalizzi, 38 anni, di Messina, il secondo ufficiale Gaetano D’Ambra, 29 anni, di Lipari, il motorista Santo Parisi, 51 anni, di Terrasini.
Secondo l'accusa avanzata dalla Procura i tre erano privi dei necessari strumenti di protezione indispensabili per l’ingresso in spazi chiusi e confinati e dunque persero la vita a causa della presenza nella stiva di idrogeno solforato.