L'ultimo tassello che manca nel puzzle delle amministrative è quello che riguarda il centrosinistra. Chi sarà il candidato sindaco di Pd Socialisti Sicilia Futura e centristi? La risposta gli stessi protagonisti non ce l'hanno, perchè se avessero un nome forte da spendere in una competizione in cui a oggi non partono in prima fila, di certo lo avreberro già tirato fuori.
E allora partono dai programmi e dalla conta di chi c'è.
La vera discriminante non è più se Leu è dentro o fuori la prossima alleanza, ma se Beppe Picciolo i suoi uomini di Sicilia Futura sposeranno la sfida del centrosinistra. Lui punta a restare dov'è ma dall'altro lato, accanto a Bramanti, c'è chi gli strizza l'occhio.
E ' attraverso un programma scritto a più mani che si potrebbe consolidare il patto del centrosinistra, poi sarà il pd a dover dare le sue priorità sul nome. La sensazione è che la ricerca parta dalla società civile, e in contatti sono già avviati con un paio di nomi. Un uomo fuori dagli schemi potrebbe far contenti tutti senza impegnare nessuno, tuttavia se il nome non venisse fuori a quel punto la coalizione si affiderebbe per cosi dire all'apparato. E allora partita aperta per Antonio Saitta, Francesco Palano Quero che farebbe coppia con Maria Flavia Timbro, ma anche Antonella Russo e Felice Calabrò. L'ipotesi delle primarie, rischia di essere non un prologo, ma il redde rationem, perchè vorrebbe dire che non c'è stato nessun accordo.
A destra, il professore Bramanti si è autosospeso dal suo ruolo di direttore scientifico dell'Irccs. I suoi legali escludono che la normativa regionale a cui fa riferimento l'ordinamento elettorale della amministrative, faccia riferimento a limitazioni dell'elettorato passivo per chi ricopre il ruolo di direttore scientifico di Irccs, e aggiungono, che il caso Lombardia è inapplicabile altrove. Prima dell'uscita ufficiale della coalizione arriverà quella del professore del Neurolesi, già prima di Pasqua. Quella della coalizione invece deve attendere perchè i distinguo sulla scelta del “Civismo” e del nome, prima del programma non piace a più d'uno.
A cominciare da Emilia Barrile che non ha affatto abbandonato l'idea di candidarsi a sindaco e attende un incontro per capire se non c'e davvero spazio per i politici doc, nella squadra, in senso largo, della proposta del centrodestra.
Restano in silenzio i cinquestelle che alla finestra attendono che arrivi l'imprimatur dei vertici del movimento, dopo che al lista dei 32 candidati consiglieri comunali e tutti quelli pronti per i quartieri è stata compilata. Ovviamente al vaglio approfondito c'è anche il nome del candidato Gaetano Sciacca, che per ora resta alla guida dell' ispettorato del Lavoro