La Corte d’Assise d’Appello di Messina ha confermato la condanna a 30 anni nei confronti di Angelo Bonasera e Giuseppe Pellegrino, accusati di essere tra i mandanti dell’omicidio di Francesco La Boccetta, ucciso a colpi di pistola il 13 marzo 2005 a Messina.
Le indagini dei carabinieri, sulla scorta delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, arrivarono a Bonasera e Pellegrino molto tempo dopo, nel 2016, quando già altre indagini avevano individuato mandanti ed esecutori, che nel frattempo sono stati condannati.
Le dichiarazioni dei collaboratori e altre indagini portarono invece ad allargare il cerchio dei mandanti. La sentenza conferma l’impostazione dell’accusa, che aveva inquadrato l’omicidio nell’ambito di contrasti interni ai clan mafiosi cittadini. Contrasti che, dopo l’uccisione di La Boccetta, portarono, nel 2005, ad altri due omicidi per una guerra di mafia evitata grazie alle operazioni “Ricarica” e “Mattanza”, condotte dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina. Le indagini svelarono che l’omicidio La Boccetta sarebbe stato pianificato in carcere nel corso di due riunioni.
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