L'ufficialità non c'è ancora. Ma potrebbe essere solo questione di giorni. Poi sarà reso noto a tutti il nome scelto dal centrodestra per le elezioni amministrative. Nome che, salvo colpi di scena, sarà quello del prof. Bramanti, che stamattina ha diffuso una nota per spiegare che la sua candidatura non è stata ancora formalizzata, ma anche per spiegare idee e presupposti alla base di questo progetto.
"Continuano le interlocuzioni con il Presidente Musumeci, che ieri, in un lungo colloquio, hanno riguardato numerosi aspetti delle prossime elezioni amministrative e che vedono per la complessità e la meticolosità dell’approccio al nuovo metodo di lavoro, l’esigenza di un ulteriore incontro dirimente e definitivo. Considerato l’intenso calendario della Regione, che vede tra gli altri impegni l’approvazione del Bilancio, alla scadenza dei lavori d’aula dell’Assemblea Regionale Siciliana di questa settimana, si completerà, per la loro migliore definizione, l’approfondimento dei punti ancora in sospeso. Al termine del programmato e ultimo incontro, scioglierò in ogni caso la riserva che riguarderà anche il coinvolgimento di tutti i protagonisti interessati, consapevoli dell’importanza della decisione che riguarda il futuro governo della città e dell’urgente bisogno d’interventi a supporto, per i quali la Regione ricopre un ruolo determinante.
La possibile candidatura, di un rappresentante della società civile, come è quella in discussione, scaturisce da una sintesi tra i bisogni della gente e dalla necessità di formulare una nuova offerta della politica. La partecipazione e la volontà dei cittadini è alla base della scelta, che non deve essere interpretata come espressione di pochi. Essere non solo portavoce dei bisogni, ma interprete di una sintesi che trovi la politica pronta a rispondere ai reali problemi della gente, sono condizioni fondamentali. E’ arrivato il momento di passare dalla protesta, fin troppo semplice, alla proposta, con le sue complessità e con le urgenze che impone!
I bisogni delle persone, i fragili, gli anziani, le periferie, i poveri, coloro che si rivolgono a noi per esigenze di salute hanno bisogno di certezze e supporto. Come facciamo nel nostro lavoro, così si dovrebbe realizzare un modello “Messina”, libero di accogliere il mondo della società civile, del volontariato, delle professioni, degli imprenditori, dei giovani e di tutti coloro che sono disponibili a partecipare alla crescita della loro città, confrontandosi e collaborando con le forze politiche.
Altre dialettiche, al di fuori dei bisogni della gente non ci riguardano e non siamo interessati a farci allontanare dal nostro lavoro, dall’interesse e dalla passione che ci spinge quotidianamente a stare dalla loro parte.
Ritengo che in settimana sarà possibile definire e concludere la fase preliminare, che vede il Presidente Musumeci impegnato su più fronti e che ha manifestato sin da subito il suo interesse e quello della Regione Siciliana per il “modello Messina”, arricchendolo di contributi, quale prototipo di una svolta per la città di Messina".