Un porto nuovo più grande, moderno sarà anche una straordinaria occasione di impiego. Lo sanno bene i sindacati e i lavoratori del settore che ci potrebbe essere una clamorosa impennata dell’offerta.
«La consegna dei lavori alla Coedmar costituisce per questa città un vero e proprio “choc” positivo – dice Nino Di Mento della Fast Confsal, rappresentante dei terminalisti che operano all’attuale doppio approdo di Tremestieri – in un territorio che da anni ormai vive in una situazione di profondo disagio sociale, economico, morale e politico, contestualizzato in un clima di stagnante rassegnazione. Il lavoro istituzionale, tecnico, politico e sindacale svolto in questi anni, ha dimostrato, come l'unità d'intenti e la determinazione portano risultati per l'intera collettività. Ora serve, per completare l’opera, un ammodernamento infrastrutturale della mobilità nell'area integrata dello Stretto». Dopo aver ringraziato l’ex rup Francesco Di Sarcina, «senza il quale, forse oggi non avremmo potuto avere questa soddisfazione, perché eccellente è stata in questi anni, la sua minuziosa, attenta e proficua volontà di raggiungere l’obiettivo», Di Mento immagina quanti posti di lavoro potrebbe esserci a cantiere chiuso. «Credo che potremo triplicare quelli attuali, dovremmo avere cento posti in più, solo fra chi opera in piazzale».
Per Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, e Pasquale De Vardo, segretario della Feneal Uil, «l’importante investimento può rappresentare una seria ed indispensabile boccata d’ossigeno per l’economia e per il comatoso comparto dell’edilizia messinese. Saremo pienamente soddisfatti – aggiungono – soltanto quando saranno effettivamente assunti ed operativi i circa 80 lavoratori previsti per la realizzazione dell’opera. Come noto, ciò potrà avvenire soltanto all’atto della conclusione dell’iter autorizzativo. Pertanto, saremo vigili e attenti per evitare ulteriori inaccettabili ritardi. Infine, prendiamo atto con soddisfazione della formale disponibilità manifestata dall’impresa appaltatrice dell’opera, riguardo la richiesta sindacale finalizzata all’impiego di lavoratori messinesi per la realizzazione del nuovo porto di Tremestieri».
Ed il prossimo lavoro che dovrebbe scattare in città sarà quello della via don Blasco. Comune e Genio Civile di Messina sono in contatto continuo e sembra che la soluzione al nodo delle richieste effettuate dall’ufficio di via Saffi sia prossima. Lo stesso ingegnere capo del Genio civile, Leonardo Santoro, prima di lasciare l’incarico per quello di DG del Cas, punta a chiudere questa fase autorizzativa e quella che riguarda le aree a nord del Tremestieri dove devono sorgere in mare dei “pennelli” anti erosione.
Caricamento commenti
Commenta la notizia