Sono sempre gravissime le condizioni del 41enne notaio messinese falciato da un'auto ieri mattina nel corso Cavour mentre attraversava la strada con la fidanzata 37enne.
L'uomo è ricoverato in coma farmacologico nel reparto di Rianimazione del Policlinico. Per i medici è in imminente pericolo di vita a causa delle tante fratture riportate in tutto il corpo e lesioni cerebrali importanti la cui entità sarà valutata nei prossimi giorni. La compagna è invece ricoverata al Papardo con una prognosi di 30 giorni anche lei per alcune fratture.
E' invece rinchiuso nel carcere di Gazzi il pirata della strada, il montenegrino Redzip Dzemail, 48 anni una lunga serie di precedenti per reati contro il patrimonio e contro la persona. Guidava una Peugeot 206 in stato di ebbrezza, sotto l'effetto di droghe e privo di patente che gli era stata ritirata in passato dai Carabinieri. La Polizia, che sta eseguendo le indagini coordinate dal sostituto procuratore Antonio Carchietti, gli contesta lesioni colpose stradali gravissime, omissione di soccorso, guida in stato di ebbrezza e di cannabinoidi e resistenza e lesioni a pubblico ufficiali. E si deve ala prontezza ed al coraggio di un poliziotto libero dal servizio e all'intervento immediato delle Volanti se Dzemail sia stato bloccato ed ammanettato. Secondo quando ricostruito dagli uomini della sezione >infortunistica della Polizia Municipale e delle Volanti erano le 11,30 quando la coppia stava attraversando la strada sulle strisce proprio davanti all'ingresso di Palazzo dei Leoni. Una colonna di macchine, fra le quali quella del poliziotto, si è fermata per farli passare ma sulla corsia preferenziale è sfrecciata a tutta velocità la Peugeot 206 che ha centrato in pieno i due. L'uomo è stato scaraventato a 22 metri di distanza, la donna ad una decina. Le condizioni del notaio, rimasto esanime in una pozza di sangue, sono apparse subito gravissime. L'agente non ha perso tempo e si è messo all'inseguimento dell'auto pirata che ha raggiunto all'altezza del Maurolico. Il poliziotto si è qualificato e ha intimato a Dzemail di fermarsi. Il 48enne ha finto di arrendersi e improvvisamente ha accelerato ed è fuggito. Ha girato verso piazza Pugliatti, ha imboccato via Venezian sempre tallonato dal poliziotto e si è immesso in via Della Zecca dove ha perso il controllo dell'auto e si è schiantato contro un albero. Il poliziotto gli ha puntato contro la pistola ordinandogli di uscire dall'abitacolo ma il montenegrino ha chiuso la portiera nella quale è rimasta incastrata la mano dell'agente. Ne è scaturita una scazzottatura ma nel frattempo a sostegno del poliziotto sono intervenuti altri due colleghi liberi dal servizio e quelli di una Volante. Lo slavo è stato quindi ammanettato e rinchiuso a Gazzi. Si tratta di un senza fissa dimora che vive di espedienti e che da anni si trova a Messina. Le indagini della Polizia, dirette dal dirigente Giovanni Puglionisi, puntano a stabilire la posizione del 48enne montenegrino se aveva titolo per trovarsi nel nostro Paese o se nei suoi confronti pende qualche provvedimento di espulsione mai eseguito o ignorato dall'interessato.
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