Dal 4 marzo a fine maggio: il tempo si assottiglia. Le Amministrative ormai incombono e tutte le forze politiche, i vincitori e gli sconfitti delle elezioni appena andate in archivio, guardano ormai all’appuntamento che deciderà le sorti di Palazzo Zanca. Messina diventa un banco di prova importante per tutti. Per i Cinque Stelle che, come i surfisti sulle acque dell’Oceano, intendono cavalcare l’onda lunga del trionfo alle Politiche. Per Forza Italia che vuole prendersi la sindacatura ed è pronta a ufficializzare la “prestigiosa” candidatura più volte annunciata negli ultimi giorni. Per tutte le altre componenti del Centrodestra, a cominciare dalla Lega che, con Carmelo Lo Monte, va assumendo un ruolo sempre più rilevante all’interno della coalizione. Per il Partito Democratico che, dopo il crollo a livello nazionale, vuol ripartire dai numerosi consensi ottenuti comunque dal suo ormai indiscusso leader, l’ex rettore Pietro Navarra. Per gli alleati del Pd, in particolare per Sicilia Futura che non è riuscita a portare in Parlamento Beppe Picciolo e Fabio D’Amore e che adesso cerca la sua rivincita alle Comunali. Per “LeU” e le forze della sinistra, che vogliono trovare punti di riferimento. Per Accorinti e la sua squadra, infine, chiamati al non facile compito di ripresentarsi da uscenti e sottomettersi al giudizio dell’elettorato. E allora vediamo di ricapitolare lo scenario che si prefigura, al momento, a meno di tre mesi dal voto.
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