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"Non resta che riprovarci"

"Non resta che riprovarci"

Toni tutt'altro che teneri quelli utilizzati contro l'intero consiglio comunale ed il presidente Emilia Barrile. Un atto di irresponsabilità è stato definito quello del civico consesso, ma c'è anche chi ha parlato di vergogna. L'esempio più utilizzato per meglio rendere l'idea e per spiegare in termini pratici cosa è accaduto e le ripercussioni che ne deriveranno è quello di un mutuo sottoscritto per l'acquisto di una casa. E' come se invece di pagarlo in 30 anni con una rata mensile sostenibile per la famiglia, in modo da destinare al altre spese la parte restante delle entrate, bisogna pagarlo in 15 anni impegnando tutte le risorse senza poter far fronte alle altre spese necessarie. E così buona parte degli assessori oggi hanno illustrato le conseguenze che ne deriveranno per la popolazione. Dal trasporto pubblico ai servizi sociali, dalla contrazione delle ore per i precari alle stabilizzazione degli stessi, tutto un elenco di rinunce che questa amministrazione, ma anche quella che verrà, dovranno affrontare. Ed è su un piatto d'argento che quanto accaduto ieri sera in Aula, viene servito alla Giunta Accorinti che di fatto, oggi, ha lanciato la campagna elettorale alle prossime amministrative.

L'unico modo per riprovarci, hanno sottolineato diversi esponenti dell'esecutivo, è ripresentare il piano di riequilibrio restando alla guida di palazzo Zanca per altri 5 anni. Analizzate quindi le strategie che possono aver indotto i vari gruppi consiliari a questa scelta che, evidentemente li rende impopolari, ammesso che prima non lo fossero già. I grandi manovratori esterni hanno fatto centro, ha detto il vicesindaco Cacciola leggendo degli appunti buttati giù nottetempo dopo aver pensato di dimettersi.

Ed invece, ha concluso, a dimettersi, dovrebbero essere il presidente del consiglio comunale e tutti i suoi componenti dopo questo atto che penalizza non la Giunta comunale ma l'intera città. Decisioni prese a tavolino e fuori dall'Aula, come quelle che il 15 febbraio del 2017 furono prese per lasciare in carica questa amministrazione per una manciata di voti. Facendo sì che le amministrative arrivassero dopo regionali e politiche. Forse, non c'era bisogno di arrivare a questo punto per avere contezza che l'era dei burattinai-manovratori non si è mai esaurita. Sul fronte politico, saranno tre mesi caldissimi i prossimi. Siamo solo all'inizio di una campagna che si preannuncia senza precedenti.

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