La parola più gettonata è programmazione, la chiede lo staff tecnico ma soprattutto i tifosi giallorossi che come recita uno slogan cantato ogni domenica vogliono abbandonare questa categoria, anche dall'alto di un blasone che non può essere disconosciuto. Il pareggio di Troina è stato archiviato con un grande carico di recriminazioni, le stesse che stanno accompagnando la squadra di Giacomo Modica da un po' di tempo a questa parte. Il Messina ha dimostrato negli ultimi quattro mesi di potersela giocare alla pari con tutte e, sul piano del gioco, di essere anche ad un livello superiore. Tutto ciò, però, non è bastato, per far rientrare la squadra nella lotta per il vertice e, probabilmente, neppure per la zona play-off a causa di qualche pareggio di troppo ottenuto nelle gare fuori casa. I rimpianti sono, quindi, tanti ma la base per ripartire, in ogni caso, è buona. Si attendono le mosse della società che dovrà fare chiarezza sulle scelte future e al primo punto c'è la conferma dell'allenatore mazarese e dei suoi uomini di fiducia. C'è attesa per un incontro tra le parti che dovrebbe avvenire in tempi molto brevi per definire budget e quantaltro. Per il momento il presidente Sciotto non lascia trapelare nulla e ciò alimenta voci e indiscrezioni. E per un eventuale ripescaggio, a cui legittimamente Messina-piazza può aspirare, si vedrà più avanti. In questo contesto la squadra continua a lavorare anche se i dieci punti di ritardo dall'Ercolanese, cioè dalla zona play-off, hanno tolto un po' d'entusiasmo. Occorre finire bene, al di là del piazzamento finale, e nella prossima partita in trasferta contro la Vibonese il Messina dovrà confermare che non è lontano dalle prime della classe. C'è, poi, da vendicare, sportivamente parlando, il sonoro 5-0 rimediato all'andata, una batosta che la squadra di Modica non ha dimenticato