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Risanamento, a Palermo per i 20 milioni

Giostra, otto milioni sprecati dal 2007

Non è ancora sicuro che si possano salvare i 20 milioni 402 mila euro di finanziamento revocati dalla Regione il 31 gennaio scorso che dovevano servire per il programma di riqualificazione urbana relativo alla costruzione di 106 alloggi a canone sostenibile nella zona di Bisconte con annesse opere di urbanizzazione. Dopo l’annuncio del Comune di essere nella disponibilità di versare la sua parte di finanziamento di un milione 44 mila euro entro fine marzo, dopo l’approvazione del bilancio, nasce l’intoppo dell’area su cui dovranno sorgere le palazzine. La proprietà è dello Iacp e si tratterebbe di circa 20 mila mq, uno spazio più oneroso rispetto alle somme nella disponibilità del Comune che dovrebbe intervenire nel progetto in cofinanziamento con la Regione che metterà 8 milioni 100 mila euro e alcuni privati che verseranno poco più di 11 milioni. Lo Iacp ha rilanciato: la proposta è quella di procedere al frazionamento dell’area in misura pari alla disponibilità del Comune. In pratica se le somme bastano per una parte del terreno sarà quella parte che lo Iacp venderà al Comune. L’importante è non perdere il finanziamento. Il nodo dell’area infatti è solo una parte di tutta questa vicenda sulla quale bisognerà adesso mediare con il dirigente generale dell’assessorato alle infrastrutture di Palermo perché receda da questa decisione drammatica per il risanamento della città. Giovedì prossimo il commissario dello Iacp Santoro sarà a Palermo per salvare il salvabile. Metterà sul tavolo due documenti fondamentali: l’accordo con il Comune sulla disponibilità del terreno (sperando che si raggiunga) e il progetto esecutivo che considerata la somma, che supera di 3 volte la soglia comunitaria fissata in 5milioni di euro, per legge deve essere elaborato dal genio civile che lo stesso Santoro dirige. Intanto prosegue la sua attività di commissario anche su altri fronti. Giovedì 8 marzo ha convocato allo Iacp la commissione tecnica integrata. Invitati: un rappresentante dell’assessorato regionale alle infrastrutture, due dirigenti del Comune, il Genio civile. Tre i punti all’o.d.g relativi alle legge 10 del 90 sul risanamento: parco urbano ex villa De Gregorio a Fondo Basile che sembra possa sbloccarsi dopo l’ok che si attendeva dalla Soprintendenza, il progetto esecutivo nella stessa area per la costruzione di 45 alloggi e il collaudo tecnico amministrativo dei 20 alloggi di via Taormina. Non è tutto ma da qualche parte bisognerà pure cominciare e tra gli atti immediati prodotti dal neo commissario ne è arrivato un altro: una circolare con la richiesta, ai sindaci di tutti i comuni della provincia, di effettuare una verifica dello stato di utilizzo e di assegnazione degli immobili Iacp compresa una ricognizione delle necessità abitative. Come dire un po’ d’ordine prima di partire è necessario per capire su quanti e quali strumenti si può iniziare a lavorare anche sbloccando eventuali fondi nazionali per soddisfare il fabbisogno abitativo divenuto imponente dopo tanti anni di stasi.

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