Andare in chiesa, visitare i propri cari al cimitero, fare una semplice passeggiata in centro o in riva al mare. E perché no, andare a votare tra pochi giorni, rappresenta un problema per tutte quelle persone che risiedono nei villaggi a monte della città e che, per vari motivi, non dispongono dell'auto privata. In tutte le zone servite dalle linee che vanno dalla 45 alla 51, niente corse dei bus la domenica e nelle giornate festive. In una città in cui è innegabile che l'attuale amministrazione, almeno nel trasporto pubblico, sia riuscita a invertire la rotta rispetto al recente passato, si riscontra un problema che desta curiosità. Da mattina a sera si notano decine e decine di mezzi per le strade della città, e poi si sentono le sacrosante lamentale di cittadini che non ne possono far uso nei giorni di festa. Il problema è certamente sul tavolo dei dirigenti dell'azienda trasporti municipalizzata, e questo è già un fatto importante. Ma non potrà essere risolto prima che venga varato il nuovo programma di esercizio che terrà conto delle giuste lamentele. Per il nuovo piano, però, diventa indispensabile l'incremento degli autisti e per l'assunzione di 32 nuovi conducenti dei mezzi pubblici è stato proposto un bando che scadrà il prossimo 22 marzo. Praticamente, ci sono i bus, e anche tanti, ma non ci sono quelli che li guidano. Anche per questo bisogna, quindi, cancellare alle corse domenicali e festive da e per i villaggi collinari. Nell'attesa che il problema venga risolto, qualche correttivo si potrebbe tentare si apportarlo. Molte corse giornaliere, tolti gli orari di punta, vengono scarsamente utilizzate dagli utenti. Di bus vuoti, in determinare fasce orarie, se ne vedono tanti e forse una rimodulazione è già nei piani dell'Atm. Per domenica 4 marzo, giornata elettorale, non dovrebbero mancare delle corse straordinarie. Proseguire sulla stessa falsariga per quelle successive non sarebbe male.