Messina

Sabato 23 Novembre 2024

Trattenevano soldi biglietti bus Sicilia, 75 autisti indagati

Trattenevano soldi biglietti bus Sicilia, 75 autisti indagati

L'azienda dei bus non pagava gli stipendi, così metà degli autisti provvedeva a recuperare i soldi trattenendo per sé parte dell'incasso dei biglietti. Accadeva nel 2015 e fino ai primi mesi del 2016, all'Azienda siciliana trasporti (Ast), dove i vertici della passata gestione si sono accorti dell'ammanco, nella sede di Palermo, di circa 170 mila euro, e si sono rivolti - per decisione non unanime - alla Procura del capoluogo siciliano che ha aperto un'inchiesta. La questione riguarda più che altro il singolare metodo di recupero del dovuto, visto che i soldi sono stati recuperati. Gli autisti della società, partecipata per l'intero capitale dalla Regione siciliana, si difendono spiegando che non avevano alcuna intenzione di rubare e che il loro, se era furto, lo era al solo scopo della sopravvivenza, visto che l'azienda a quel tempo non tirava fuori un centesimo, neanche la quota di cessione del quinto dello stipendio, lasciando che i nomi dei dipendenti finissero nella black list degli inaffidabili.

La posizione degli autisti è sposata dai sindacati: "Parlare di furti è un grave errore - dice Amedeo Benigno, segretario regionale della Fit Cisl - I dipendenti trattenevano i soldi perché non ricevevano gli stipendi e avvertivano l'azienda con comunicazioni scritte. Dov'è lo scandalo? Le indagini confermeranno che i lavoratori erano disperati e alla fame, in un'azienda in profonda crisi". In analoghe situazioni, a Catania, Messina, Ragusa e Trapani, la magistratura ha deciso che non c'è reato.

"Ai finanzieri abbiamo consegnato anche le sentenze del tribunale etneo che ha assolto i primi dipendenti - dice Massimo Finocchiaro, presidente dell'Ast - Il giudice ha scritto che si era in presenza di atto di necessità. I soldi sono stati recuperati tutti. C'è stato un tempo in cui non c'era un solo distributore di benzina in Sicilia disposto a dare una goccia di gasolio ai nostri mezzi. Adesso le condizioni sono migliorate: paghiamo gli stipendi e abbiamo acquistato 32 pullman nuovi. L'officina ha riaperto e le riparazione le facciamo 'in house', con un risparmio importante. Prima, quando si guastava una lampadina in un mezzo dovevamo ricorrere ad aziende esterne e il bus restava fermo in officina 15 giorni; anziché la sola lampadina veniva sostituito l'intero fanale". L'Ast ha 850 dipendenti e, secondo i dati della Regione, riceve dall'amministrazione pubblica circa 37 milioni l'anno.

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