C’è tanta Sicilia quest’anno al Festival. Ieri sera fra gli ospiti Nino Frassica, fra i big Mario Biondi, Giovanni Caccamo, Roy Paci, fra i giovani ha trionfato la prima sera Alice Caioli, ma ci sono anche musicisti messinesi che stanno dando un bel contributo artistico.
Con Biagio Antonacci sul palco dell'Ariston alle tastiere c’era il musicista messinese Max Greco, autore di “Vernice fresca” cantata da Mario Venuti e “Shine on” co-firmata con Mario Biondi. Greco, che è anche polistrumentista nei live dello stesso Biondi, con cui collabora dal 2008, e di Eros Ramazzotti (che ha affiancato nel tour mondiale nel 2013), in questo periodo è in tournée con Antonacci: il 13 febbraio è prevista una tappa già sold out a Mosca, poi ancora numerose date tra cui il 2 maggio al Palasport di Acireale.
Poi c’è Giuseppe Barbera, pianista di Ron, autore, arrangiatore per tanti interpreti e docente al Cet, il corso per compositori di Mogol. Giuseppe, originario di Giampilieri Superiore (dove vivono il fratello Massimo e il papà Bruno) si è diplomato al Corelli di Messina, fondamentale poi l’arrivo al Cet di Mogol, scuola che lo ha forgiato e dove oggi è docente. Eccezionale il suo percorso artistico. Nel ’95 e nel ’96 ha scritto brani per Ornella Vanoni, dal 2009 è autore, pianista, direttore d’orchestra a Sanremo, arrangiatore di tanti pezzi di Arisa. Nel 2016 ha suonato il piano in “Non siamo soli”, album di Giovanni Caccamo, ha composto colonne sonore, è producer musical e vocal coach per X Factor. A Sanremo sta vivendo il grande calore che circonda “almeno pensami” la canzone di Ron che accompagna al pianoforte.
Pensi che potreste vincere?
«Non lo so, siamo consapevoli di aver fatto una cosa bella, che è piaciuta alla gente. Ci abbiamo messo molta cura e tanto rigore».
Cosa pensi del caso Moro-Meta? Tu nel ’96 hai visto escludere la tua “Bello amore” scritta per la Vanoni perché la melodia con un altro testo era passata per radio...
«Quello che conta sono le canzoni, non i contesti, se un brano è bello arriva anche senza il festival, è stato così per “Bello amore”. Mi ha fatto piacere rivedere qui la Vanoni, si sta divertendo come una bimba».
È poi nell’orchestra del Festival ogni sera Massimo Dedo, polistrumentista messinese e trombonista dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo, ma anche di altre formazioni dirette da Riccardo Muti. Ha collaborato alle registrazioni e suonato nei tour di Max Gazzè, Daniele Silvestri, Niccolò Fabi, Mario Venuti, Arisa. Nei programmi Rai ha accompagnato George Benson, Michael Bublè, Michael Bolton, Ramazzotti, Zero. Max Dedo è soprattutto autore e interprete delle sue canzoni, ha realizzato diversi album ed ha al suo attivo tanti concerti dal vivo.
L’aria dello Stretto insomma è davvero molto molto creativa!