Entro una decina di giorni il cantiere Don Blasco potrà partire. Nonostante tutto. E' la sintesi della riunione di oggi a palazzo Zanca con i vertici tecnici dell'azienda che si occuperà del cantiere, la Medil di Benevento, e lo staff di lavoro dell'opera con il direttore dei lavori Antonio Rizzo, il rup Silvana Mondello e l'assessore De Cola.
L'intervento del genio civile che ha presentato una serie di criticità sul progetto esecutivo, farà sicuramente modificare il cronoprogramma dell'opera, ma non lo rivoluzionerà, dicono a Palazzo Zanca.
Fino a contr'ordine, non potranno essere realizzate opere strutturali, ma tutto il resto assolutamente sì.
D'altro canto lo stesso ingegnere Santoro lo aveva anticipato, a corollario del suo intervento di giovedì scorso.
Sui quasi 4 km di tracciato che va dal Cavalcavia a viale Gazzi, la metà sono realizzabili sin da subito.
Le sezioni, per esempio, del rettilineo dell'attuale don Blasco, appena dopo il cavalcavia che sembra avere seri problemi di usura, oppure la via Maregrosso, dalla Case D'Arrigo al rione ferrovieri, o ancora la via Acireale, oggi via Franza, questi sono tutte parti sulle quali gli operai potranno già lavorare appena il cantiere sarà realmente attivato, cioè da metà febbraio in poi, salvo sorprese.
Nel frattempo sarà predisposta la risposta al Genio civile per trovare un punto d'incontro fra le annotazioni fatte dall'ufficio tecnico chiamata a dare l'ultimo nulla osta sismico, e le soluzioni o gli adempimenti che potrà mettere in campo il Comune e i progettisti dell'opera disegnata nel 1996 e che costerà 30 milioni di euro circa.
Dunque i lavori partiranno nelle parti, tecnicamente più facili, alle quali potrebbe presto aggiungersi la zona della piccola velocità delle FS, per poi lasciare alla fine quelle più delicate, come la zona del cavalcavia, la copertura dello Zaera, il sottopasso Santa Cecilia e il curvone Gazzi, sulle quali il dialogo comune-genio civile sarà determinante.
I cittadini nel frattempo dovranno adeguarsi alle novità viarie che l'apertura pressoche contemporanea in tre punti diversi, don Blasco, Maregrosso, e via Acireale, potranno esserci. Venerdì è prevista infatti la riunione con il dipartimento mobilità del comune per la gestione del traffico nella zona del cantiere.