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Drammatico risveglio a Tortorici: lacrime e silenzio dietro il Patrono

Il drammatico risveglio di Tortorici: lacrime e silenzio dietro il Patrono

TORTORICI (Messina)

I rintocchi di quelle campane che hanno reso famosa Tortorici in tutta Italia, ieri non hanno svegliato gli oricensi che si apprestavano a festeggiare il patrono San Sebastiano. Sono rimaste mute davanti alla tragedia che ha colpito la città. Nella notte in tanti avevano sperato che in quell’ammasso di lamiere accartocciato sul letto del fiume Grande non ci fossero delle vittime. Centinaia di persone, ammassate sul viadotto Livatino, in un silenzio angosciante, a seguire per ore le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco e dei tanti giovani soccorritori oricensi che non hanno mai disperato di estrarre vivi tutte e tre i ragazzi. La realtà è stata purtroppo amara e non è stata possibile celarla. Il loro viso è diventato cupo e dalle lacrime tutti hanno capito che Chiara non ce l’aveva fatta. Era morta sul colpo, per gli altri due la speranza era di liberarli dalla morsa delle lamiere prima possibile. Gli sforzi si sono raddoppiati ed anche con l’aiuto di jeep e funi di soccorritori, le autoambulanze sono potute intervenire per trasportare Andrea, il suo ragazzo, nel frattempo uscito da solo dall’auto, ed Elisa, la sorella più piccola, all’ospedale.

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