Dopo la chiusura di inizio anno, l'Atm prova a correre ai ripari. Il muro perimetrale del fosso, così come i messinesi hanno chiamato nel tempo il parcheggio di Via La Farina, costituiva un pericolo e il vento di inizio gennaio lo ha messo a dura prova. Piuttosto che rattopparlo ancora, soluzione bocciata dai fatti, meglio demolirlo del tutto e ricostruirlo con criteri più adeguati alle necessità.
Gli interventi sono cominciati da un paio di giorni e il piano inferiore è stato chiuso per consentire i lavori in sicurezza. Una mossa che, probabilmente, andava fatta prima, cioè quando nel fosso sono stati montati i modulari. L'interdizione del piano inferiore ha fatto perdere un centinaio di posti auto ma, passate le feste, per soddisfare la richiesta appare sufficente solo il piano superiore.
La mancanza di un cartello didascalico impedisce di fare una previsione certa sul fine lavori. Il parcheggio multipiano di Via La Farina fu inaugurato, con il nuovo restyling, lo scorso otto dicembre e nel periodo natalizio ha garantito all'Atm che lo gestisce introiti importanti.
Gli interventi non dovrebbero andare oltre al muro di cinta. Rimane, quindi, il problema dei marciapiedi, troppo stretti. Quello minuscolo dal lato di Via La Farina è stato smontato per consentire la ricostruzione dei parapetti. Per i pedoni quasi impossibile l'attraversamento sul basolato lavico, peraltro non in asse con gli altri palazzi della strada. Probabilmente verranno istallati degli archetti dissuasori, meno invasivi del marciapiede, ma in grado di assicurare un minimo di sicurezza. Il tutto, ovviamente, finalizzato all'eliminazione totale del parcheggio selvaggio che per anni è stato un must in quell'area.