Nel salvadanaio di Palazzo Zanca finiscono altri 7 milioni di euro. E sono altri fondi ottenuti in uno dei settori che più hanno fruttato, in termini di finanziamenti, durante quest’Amministrazione: quello della mobilità urbana, guidato dall’assessore Gaetano Cacciola. Il “blitz” romano condotto insieme al sindaco Renato Accorinti ha fruttato un accordo che ha il sapore della missione compiuta, da qui la soddisfazione espressa ieri da Cacciola al ritorno dalla Capitale. Qui, martedì sera, Cacciola e Accorinti hanno incontrato il gruppo di Pianificazione strategica di Rete Ferroviaria Italiana, ponendo le basi per un progetto congiunto tra il Comune ed Rfi. Al centro c’è la riqualificazione dell’area della stazione centrale, con l’obiettivo di renderla centro di scambio intermodale capace di collegare e mettere in rete bus extraurbani, treni, navi veloci, tram, bus, stazioni di car-bike sharing, taxi e il parcheggio Cavallotti. Per imprimere l’accelerazione decisiva, bisognava trovare il “grimaldello” giusto nel labirinto degli uffici di Rfi. E quel grimaldello, l’assessore Cacciola, lo ha trovato nel prof. Giuseppe Catalano, responsabile della Struttura tecnica di missione del ministero alle Infrastrutture. È stato Catalano a mettere in piedi l’incontro, per fare in modo che le risorse provenienti dalla delibera Cipe destinate alla cosiddetta “Cura del Ferro” (una sorta di restyling della linea ferroviaria italiana, a partire proprio dalle stazioni) si collegassero con i processi già in corso in città, ed in particolare quelle progettualità che hanno trovato “linfa” con i fondi Pon Metro ottenuti dal Comune. In particolare i 4,7 milioni di euro destinati a migliorare i collegamenti non soltanto all’interno della città.
Caricamento commenti
Commenta la notizia