Ancora una giornata campale alla Pascoli Crispi. Il verbale del servizio igiene ambienti di vita dell'Asp redatto dopo il sopralluogo di ieri ha confermato quelle che erano le sensazioni empiriche di chi è stato nella scuola negli ultimi giorni.
L'operazione di pulizia dell'edificio in cui 36 giorni fa è andato a fuoco un fotocopiatore disperdendo nell'aria fuliggine e residui del toner che hanno annerito gli ambienti e reso complicato l'organizzazione dell'orario scolastico, non è stata completata a regola d'arte.
Alla luce della visita degli ispettori dell' Azienda sanitaria provinciale, è stato scritto nel verbale, che è richiesto un approfondito intervento di pulizia per il piano terra, dove è ospitata la scuola media e il primo piano, dove invece ci sono i piccoli delle elementari.
In particolar modo è stata richiesta- si legge nel documento – una straordinaria attenzione per pareti soffitto, arredi e ascensore, dove evidentemente maggiore è l'accumulo di polvere.
L'Asp sottolinea che i lavori di pitturazione del piano terra sono stati effettuati in alcune zone solo parzialmente.
Poi il passaggio nodale per la gestione dei prossimi giorni.
Si ritiene opportuno, nelle more dell'ultimazione degli interventi che le attività scolastiche vengano svolte in altra sede.
La formula non è perentoria ma la preside Giuseppina Broccio, non può esimersi dal chiudere primo piano e piano terra e di sistemare gli studenti alla Boer e alla Juvara ( o nel seminterraneo della stessa Pascoli) in turni pomeridiani che sono in pubblicazione sul sito della scuola.
Sarà un'azienda scelta dall'istituto a eseguire la pulizia straordinaria richiesta dall'Asp. Per ora non sembra prevista la pitturazione di altri ambienti ma dopo l'intervento programmato già per domani, sarà rivalutata ogni opzione.
Quanto dovrà restare ancora chiusa la scuola è difficile dirlo. Sicuramente per tutta questa settimana. E poi sabato sarà presa una decisione, in base all'esito dei lavori.
Resta il fatto che è inaccettabile che dopo 36 giorni ancora ci sia un problema di pulizia, non di nocività palese, in una scuola in cui c''è stato un incendio tutto sommato circoscritto. Gli uffici del comune hanno forse sottovalutato la portata della situazione e quando hanno dato il nulla osta alla riapertura della scuola l'analisi non deve essere realmente approfondita. Ed ora chi restituirà a queste famiglie il peso dei disagi di queste settimane? A chi opera nella scuola chi ridarà un po' di serenità nella programmazione? Qualcuno a palazzo Zanca risponda a queste domande
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