“Scusate la forma, non abbiamo ancora un computer”. Un sorriso per la battuta, un altro per il significato di quel foglio di carta, scritto a penna, nel giorno del loro nuovo inizio. Otto ex dipendenti della fiera da oggi hanno preso servizio al Genio Civile. L'avventura inizia dopo più di sei anni di attesa. E per cominciare bene, i lavoratori assorbiti da Resais e pronti per la nuova attività, hanno scelto di dire prima di tutto grazie.
Grazie a quelle persone che nel corso di questi difficilissimi anni si sono trovati accanto. I sindacati, ovviamente. Cgil, Filcams, Uiltus, Ugl e Confintesa, vicini a loro nelle varie battaglie. Ma anche l'ispettorato del lavoro di Messina, con in testa l'ingegnere Gaetano Sciacca, “che ci ha consentito – scrivono – di non essere invisibili tenendoci in vita come dipendenti”. E poi il commissario liquidatore dell'Ente fiera, avvocato Domenico Cataldo, per l'azione amministrativa.
Ma il miracolo – scrivono ancora – si è potuto concretizzare grazie all'azione dell'ormai ex presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone che ha promosso l'azione legislativa che ha portato alla legge numero 8 del 12 maggio scorso, indispensabile per arrivare a questo passaggio. A lui, gli ex fiera riconoscono il merito di aver lavorato in silenzio e senza enfasi.
Per la loro nuova avventura, ha giocato un ruolo chiave anche il Genio Civile che ha richiesto il trasferimento di questi lavoratori. Da oggi ufficialmente inseriti nel circuito e pronti per la nuova attività. L'ingegnere capo Leonardo Santoro ha annunciato che a breve verranno definiti i loro compiti e si potranno considerare ufficialmente ricollocati. Senza l'intervento del Genio, sarebbero comunque rimasti in quel limbo in cui erano finiti. Un limbo lungo 76 mesi senza retribuzione. Tanti, troppi anche solo da immaginare. Che è finalmente un capitolo chiuso per loro e per il nono ex dipendente, destinato all'Ersu.
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