Facevano arrivare ingenti quantitativi di sostanza stupefacenti su dei pullman di linea che fanno la spola tra la Puglia e la Sicilia e da qui la denominazione Shuttle all'operazione della Guardia di Finanza di Messina portata a termine alle prime ore di oggi con l'esecuzione di 9 misure cautelari per altrettante persone. Tre rinchiuse nel carcere di Gazzi, sei ristrette ai domiciliari. Un'organizzazione criminale che gestiva un traffico di marijuana e cocaina, tra l'Albania, la Puglia e Messina. Qui, la sostanza veniva consegnata ai pusher locali che avevano il compito di curarne la cessione ai consumatori.
A capo di questa organizzazione tre fratelli messinesi, una donna la 45enne Giacoma Cambria, che a quanto pare era la grande mente, e due uomini, Michele e Giovanni Cambria rispettivamente di 41 e 44 anni. Era infatti la sorella Giacoma, residente al Villaggio Aldisio a pianificare con i fornitori albanesi e pugliesi i viaggi verso la città dello Stretto. A far saltare l'asse che si era consolidato del tempo, un sequestro agli imbarcaderi della rada San Francesco di 5 panetti di “hashish” del peso complessivo di circa kg. 5, e di 50 grammi circa di “cocaina”, effettuato dai Finanzieri del Gruppo di Messina. Da qui è scattata un'indagine investigativa più accurata, coordinata dalla Procura della Repubblica di Messina, che ha permesso al Nucleo di Polizia Tributaria di ricostruire una nutrita serie di viaggi illeciti finalizzati all’acquisto dei carichi di droga, di chiarire il modus operandi dei trafficanti e di individuare tutti i componenti dell'organizzazione criminale.
Le partite di droga sequestrate e quelle contrattate dagli indagati, avrebbero fruttato, con la vendita al dettaglio, quasi mezzo milione di euro. Contestualmente all'esecuzione delle ordinanze, le fiamme Gialle hanno anche effettuato numerose perquisizioni. Tra le nove persone arrestate, una sola di origini albanesi, un 37enne. Tutti gli altri sono messinesi: Grazia Leo, 32 anni, Biagio Merlino, 39 anni, Salvatore Papale, 50 anni, Giovanna Mantineo, 31 anni e Domenico Papale, 24 anni. I reati contestati vanno dal traffico di stupefacenti all'associazione finalizzata al traffico delle stesse. I provvedimenti scattati all'alba di oggi sono stati disposti dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Messina Daniela Urbani.
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