Nessuna buona nuova per lo spostamento degli operatori a posto fisso del mercato Zaera all'ex Ittico. I pochi commercianti rimasti sono demotivati e sanno bene che non sarà facile vedere concretizzarsi il sogno di poter vendere la loro merce su banchi alimentari dignitosi come avviene in tutte le altre città del mondo. A Messina tutto questo sembra irraggiungibile e quel bel progetto dei “Verdi Mercati cittadini” con il suo milione 400 mila euro di finanziamento al momento non sembra vedere la luce. Spostare un mercato significa predisporre dei locali che possano essere consoni alla vendita di prodotti alimentari. Dopo aver sistemato al meglio l'area interna dell'ex ittico il Comune si è trovato a fare i conti con l'adeguamento dei box per le esigenze specifiche di ogni tipologia di commercianti. Già perchè se coloro che vendono frutta e verdura possono, diciamo così, arrangiarsi, non possono fare altrimenti coloro che vendono pesce, carne o salumi. C'è una specifica ordinanza del Ministero della salute, quella del 3 aprile del 2002, che impone l'osservanza di precisi requisiti igienico sanitari per il commercio dei prodotti alimentari sulle aree pubbliche: reti per allacciare ciascun posteggio all'acqua potabile, allo scarico delle acque reflue e all'energia elettrica nella superficie di ciascun posteggio; la realizzazione del pavimento con materiale antiscivolo, impermeabile, facilmente lavabile e disinfettabile e con pendenze idonee per la pulizia. L'ufficio igiene dell'Asp fa sapere che il Comune al momento non ha chiesto alcun parere preventivo né avviato un dialogo produttivo con i responsabili. All'apertura del mercato all'ex Ittico sarà necessaria la produzione, agli uffici igiene dell'Asp, di una documentazione, con planimetrie, aree destinate a posto fisso, relazioni tecniche. C'è da precisare che è il locatario del box, quindi il commerciante, ad essere responsabile della propria area. Il Comune invece dovrà rispondere a un insieme di norme su bagni, acqua, fognatura, lotta ai roditori ecc. Gli ultimi lavori di adeguamento per 30 mila euro dovevano partire da un momento all'altro ma tutto sembra fermo. Il sì c'è stato sul parere del consiglio comunale, l'8 novembre scorso, quando è stata approvata la relativa delibera. Bisogna anche mettere a punto la questione, non di poco conto, relativa alla viabilità attorno all'area con la chiusura della via Alessio Valore e la possibilità dei parcheggi. Insomma i commercianti speravano che prima di Natale, quello del 2017, avrebbero potuto lavorare in un ambiente più dignitoso, ma a quanto pare anche queste festività passeranno come quelle degli ultimi anni. Pochi acquirenti, enorme degrado e parecchio malcontento.