Questo il comunicato dei carabinieri:
L’attività odierna costituisce il punto di sintesi fra l’azione di controllo delle persone ristrette e l’esigenza di prevenire il compimento di reati che pericolosi anche per la sicurezza collettiva come i collegamenti estemporanei alla rete elettrica che, oltre al danno patrimoniale, possono mettere in pericolo l’incolumità degli occupanti delle abitazioni e delle famiglie vicine.
In tale ottica nel servizio condotto dai Carabinieri veniva associato, al normale controllo della persona sottoposta al regime degli arresti domiciliari, anche la verifica del contatore dell’energia elettrica. Così, una gazzella del Nucleo Radiomobile, recatasi in Via Salandra nell’abitazione di HAJJAJI Fouad, 36enne Marocchino accertava un allaccio elettrico abusivo.
Considerato, in particolare, che era assente il contatore ENEL, ma all’interno dell’abitazione vi era vi era corrente elettrica che asserviva gli elettrodomestici e la Tv, i Carabinieri decidevano di verificare meglio la situazione e notavano che l’uomo aveva intercettato un filo della pubblica illuminazione tranciandolo e creandovi un collegamento abusivo.
Questo induceva gli operanti a far intervenire il personale dell’ENEL che giunti poco dopo effettuavano le loro particolari verifiche, riscontrando una derivazione abusiva dal cavo ENEL che alimenta l’abitazione, pertanto, procedevano al disallaccio ed alla messa in sicurezza dell’intera struttura che con l’azione era stata minata nella sicurezza. Per quanto accertato il reo dovrà rispondere di furto aggravato.
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