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Variante al Prg, il Genio civile incalza il Comune

Variante al Prg, il Genio civile incalza il Comune

«Sono state sostituite alcune tavole della Variante parziale». «Sono state apportate modifiche agli articoli delle Norme tecniche di attuazione». «Non sono state ancora date le mappe di perimetrazione delle aree percorse da incendi». Il professore bacchetta gli alunni “svogliati” e “distratti”. Continua la “guerra fredda” tra istituzioni. Non c’è giorno che passi senza una nota di monito o di diffida da parte del Genio civile nei confronti del Comune di Messina. Dopo la battaglia giudiziaria, che è ancora in corso, sulle competenze relative alla bonifica dei torrenti, un altro pomo della discordia è la Variante di salvaguardia ambientale al Piano regolatore generale.

«È pervenuta – scrive l’ingegnere capo Leonardo Santoro al Dipartimento comunale delle Politiche del territorio e, per conoscenza, alla presidenza del Consiglio – la delibera di Giunta numero 687 del 26 settembre 2017 relativa a emendamenti proposti in merito alla proposta di Variante parziale di tutela ambientale, sulla quale l’Ufficio ha rilasciato parere favorevole con provvedimento del 12 maggio 2017». Il parere, dunque, sulla Variante era stato positivo ma adesso, dai contenuti degli emendamenti, il Genio civile nota «la sostituzione di alcune tavole di Piano, nonché modifiche alle Norme tecniche di attuazione». Per questo, l’ing. Santoro chiede chiarimenti all’amministrazione comunali, visto che «le modifiche, parziali o totali, apportate agli elaborati progettuali devono essere sottoposte alla valutazione dell’Ufficio per la compatibilità geomorfologica con le previsioni di Piano».

Ma c’è un altro aspetto rilevante evidenziato dall’ingegnere capo: il Comune avrebbe dovuto, o dovrebbe, trasmettere le mappe di perimetrazione delle aree percorse da incendi, dopo i gravissimi roghi boschivi della scorsa, sulla base degli “Indirizzi operativi” che il Genio civile aveva emanato il 24 luglio 2017 «a seguito dell’aggravamento delle condizioni di vulnerabilità idrogeologica del territorio in conseguenza di eventi incendiari». Santoro, nel richiedere le mappe, non esclude la necessità che la «già autorizzata Variante al Prg» possa essere oggetto di «rielaborazione». E ciò ovviamente comporterebbe l’allungamento ulteriore dei tempi, lasciando intendere che il nuovo strumento urbanistico, diventato quasi come la legge sullo Ius soli a livello nazionale, possa non essere più approvato entro la fine del mandato consiliare.

Al punto G degli “Indirizzi operativi” dello scorso mese di luglio, ricordando che l’estate 2017 è passata alla storia come la peggiore dell’ultimo decennio per la devastazione provocata dagli incendi, il Genio civile sottolinea l’obbligo di adeguamento degli strumenti urbanistici al Dp numero 47 del febbraio 2015 sul Piano di gestione del rischio alluvioni, «a seguito delle mutate condizioni di vulnerabilità idrogeologica del territorio». Sempre in quell’atto di indirizzo, Santoro elencava una serie di altri obblighi e raccomandazioni: «Come è noto, le amministrazioni comunali devono provvedere alla difesa dell’abitato di città, villaggi e borgate contro le corrosioni di un corso d’acqua e contro le frane sia nell’ambito della propria pianificazione di emergenza che, in particolare, con attenzione per quegli areali che sono stati interessati dagli incendi boschivi. Le Amministrazioni sono tenute a individuare la perimetrazione dei territori coinvolti dai suddetti eventi incendiari».

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