Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

L’inferno sulla “A18”, assurdo gestire così le emergenze

L’inferno sulla “A18”, assurdo gestire così le emergenze

Un’incapacità manifesta nel gestire le emergenze, la mancanza totale di tempestive informazioni e comunicazioni, il perdurare di uno stato di totale confusione che è un vero e proprio affronto alla Sicilia e a Messina. Considerare quanto accade in autostrada staccato dalla vita della nostra città e provincia è profondamente sbagliato. Il collegamento con Palermo e soprattutto con Catania è ovviamente essenziale, per le mille ragioni che sarebbe inutile elencare qui: viaggi, lavoro, aeroporto Fontanarossa, spostamenti di merci sui camion diretti da e per il Continente e chi più ne ha più ne metta.

Oggi, tra le emergenze messinesi, vi è sicuramente quella del Consorzio autostrade. L’Assemblea regionale siciliana uscente, nell’ultima sua scandalosa seduta, ha “bocciato” l’unica soluzione praticabile, quella del passaggio delle competenze e delle funzioni all’Anas. E adesso si è nel guado, sperando che la nuova Ars comprenda l’importanza della posta in palio.

Quello che è successo lunedì pomeriggio lungo la A18 ha dell’inverosimile. Per un incidente avvenuto diverse ore prima, l’autostrada è rimasta bloccata in direzione Catania e si sono registrate code lunghe cinque chilometri. E questo ci può stare. Quello che è inaccettabile, e che ha scatenato la rabbia “live”, e poi sui social, di migliaia di automobilisti è che conoscendo l’entità del blocco, nessuno si sia degnato di avvertire chi arrivava da Messina, costretto, dunque, a incolonnarsi in quel fiume di auto e Tir rimasto immobile per tre ore.

In queste condizioni, senza dotazioni infrastrutturali degne di questo nome, con un’autostrada che è il pessimo biglietto da visita dell’intera Sicilia, e nel più assoluto marasma, dove speriamo di andare?

Caricamento commenti

Commenta la notizia