Bello, ancora poco concreto sotto porta, ma adesso spettacolare e motivato a risalire la china dopo un inizio tremendo. Dieci punti nelle ultime quattro giornate, il Messina è guarito grazie alla cura Modica che ha rigenerato il gruppo, dandogli un'impostazione tattica ben definita ed esaltando le doti di alcuni singoli come Rosafio e Lia, inarrestabili sulla catena di destra. Proprio da loro è cominciata la riscossa contro l'Ebolitana, passata in vantaggio prematuramente per un errore, peraltro l'unico della partita, di Manetta. L'esterno, fortemente voluto dall'ex ds Fabrizio Ferrigno, ha martellato la difesa ospite e nella ripresa ha segnato un gol, colpito un palo e fornito assist ai compagni. Fondamentale l'apporto da quel lato di Maiorano che ha garantito la copertura alle sovrapposizioni di Lia che ha servito il passaggio gol al ritrovato Pezzella e procurato il rigore che ha consentito al Messina di intascare i tre punti.
La squadra ha fatto in pieno il proprio dovere giocando con gran ardore agonistico, cosa apprezzata dal poco pubblico presente al Franco Scoglio in una giornata, metereologicamente parlando, infelice. Gli assenti, in questo caso, hanno avuto torto e il Messina dell'ultima versione meriterebbe più attenzione perché, innazitutto gioca bene in una categoria che privilegia spesso solo il risultato.
Il Messina guarda adesso al calendario, sulla carta favorevole, con il massimo rispetto degli avversari. Ma Palmese, Sancataldese, Paceco e Isola Capo Rizzuto non possono frenare l'ascesa dei giallorossi, destinati ad occupare la parte alta della classifica, sperando che la società faccia sempre il resto anche in chiave mercato, mettendo lo staff di Giacomo Modica di operare nel migliore dei modi.