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Mense, pronto il bando

Ripartono le mense scolastiche

Questa volta ci dovremmo davvero essere. Il bando per l'avvio delle mense scolastiche è in rampa di lancio ed aspetta solo il via definitivo.
Il ping pong burocratico fra il dipartimento delle politiche scolastiche e alla ragioneria è arrivata ai colpi finali.
Un impegno da 2 milioni e duecento mila euro che dovrà coprire il servizio di refezione per il 2018 e per gran parte del 2019. In totale dovrebbero essere coperti 220 giorni scolastici, ma il ribasso d'asta allungherà, non si sa di quanto il servizio.
Una volta arrivati tutti i nulla osta possibili dalla ragioneria, il bando resterà pubblicato per trenta giorni in gazzetta europea e quindi toccherà ai commissari nominati dall'Urega scegliere fra tutte le offerte non quella con il valore economico più basso ma quella economicamente più vantaggiosa. In buona sostanza, come quando andiamo al supermercato, sarà scelto il migliore rapporto qualità prezzo.
E i tempi? Da palazzo Zanca trapela ottimismo, nel senso che tutta l'operazione di aggiudicazione potrebbe concludersi prima della feste di Natale.
Questo vorrebbe dire che dopo le festività natalizie la mensa potrebbe tornare dopo un anno di assenza.
Sono 6 le interruzioni negli ultimi 4 anni, e 60 gli istituti, fra quelli della primaria e quella della secondaria di primo grado in attesa che si sblocchi la situazione. Con loro gli 80 lavoratori del settore che in questi lunghissimi mesi non hanno goduto nemmeno della cassa integrazione.
Poi ci sarà il tema politico della discriminante di chi e quanto pagherà il pasto dei propri figli.
Per l'assessore alle politiche scolastiche Federico Alagna, non è concepibile un servizio di refezione senza una fascia di esenzione per chi non si può permettere di pagare il ticket che può raggiungere a prezzo pieno anche i 4 euro.
Nell'ultima delibera, quella disegnata dall'assessore Patrizia Panarello, l'esenzione era prevista per le famiglie che avessero un reddito Isee da 0 a 2000 euro. Ebbene il 60 per cento dei 2500 pasti distribuiti in città è stato gratuito. I controlli sulle autocertificazioni sono importanti quanto l'avvio del servizio stesso.

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