La platea sfiora le 20.000 persone. Come un intero quartiere. La lista delle cittadini e delle aziende creditori nei confronti del Comune è veramente amplia.
Sviluppa una massa debitoria di diverse decine di milioni di euro – 70 quelli attesi dal fondo di rotazione - ed il saldo di questa cifra è sempre stato legato all'approvazione del piano di riequilibrio che dura da quasi 3 anni.
Palazzo Zanca in questi periodo però ha iniziato a mettere da parte delle somme come se il piano fosse stato approvato. Ora si trova a disposizione 14 milioni di euro da poter ridistribuire ad una prima parte dei creditori., senza aspettare il nulla osta del piano del Ministero dell'Interno e della corte de conti. Possono essere soddisfatti fornitori, cittadini che hanno avuto contenziosi per incidenti stradali, o per multe, professionisti che non si sono visti pagare le parcelle. Insomma una vasta e variegata platea che aspetta soddisfazione e soldi da anni
Rispetto alla montagna di debiti da tempo è stata avviata una fase di transazione con i creditori che ha portato, per esempio, all'accordo recente con 18 di loro che incasseranno nel complesso una cifra di circa 4 milioni. La delibera è pronta per andare in consiglio comunale per l'approvazione ed a quel punto in poche settimane potrebbero incassare i loro soldi, sia pur con qualche rinuncia, a cominciare da interessi e sanzioni, come avviene nelle transazioni. Ma il consiglio comunale deve davvero valutare una a una i migliaia di debiti fuori bilancio che arriveranno a pioggia nei prossimi mesi? Oppure basterà una pressa d'atto o ancora potrà disinteressarsene lasciando l'incombenza alla sola amministrazione?
Questo è un tema metodologico e andrà affrontato in un confronto proprio con i componenti dell'aula e che è cominciato oggi in prima commissione consiliare.
L'esito di questo confronto, sulla gestione autorizzativa dei debiti fuori bilancio può fare la differenza fra un'azione celere ed efficace ed un allungamento ulteriore dei tempi di attesa che negherebbe alla città un gruzzoletto di milioni che non farebbe male all'economia asfittica di Messina.